La stagione del Catanzaro è terminata. Questa sera. Anzi no. Martedì sera. Perché oggi, la partita, non c’è stata. Una Cremonese perfetta ha “distrutto” infatti la squadra di Vivarini, che forse ha sentito troppo la gara, steccandola. Poco male. A livello tecnico, tra le due squadre c’era un abisso. In casa giallorossa, nella piazza, nell’ambiente, in città, la soddisfazione e l’orgoglio per una stagione comunque grandiosa. Da neopromossi, Iemmello e compagni hanno cullato a lungo il sogno Serie A, sbancando campi impossibili – su tutti il Tardini di Parma – e sfiorando la quarta posizione. E giocandosela, all’andata, con una rimonta contro la Cremonese che avrebbe anche potuto portare alla vittoria.
La partita
Tornando alla gara di oggi, il 4-1 è netto, secco, senza attenuanti, già all’intervallo. Dopo poco più di 10 minuti, Vazquez riceve al limite, si gira e piazza col piattone, troppo libero però di giostrare. Qualche minuto più tardi, raddoppio di Buonaiuto sul filo, con un tiro al volo colpito anche male. Il tris è servito con Coda, dopo una bella azione di prima, a porta vuota. I tre autori del gol, d’altronde, fanno già capire il tasso tecnico della squadra di casa. A fine primo tempo la partita è finita. 3-0. Gara chiusa. Nella ripresa: palleggio, gestione, quarto gol di Sernicola, rosso a Brignola, rete della bandiera di Antonini e stadio Zini in delirio. Per parte grigiorossa. Sì, perché – tra settore ospiti e Curva Nord dedicata ai tifosi giallorossi – il muro dei supporters catanzaresi ha riempito l’impianto lombardo quasi per metà. Una cornice di pubblico molto bella e apprezzata anche dalla tifoseria avversaria.
Infatti, al di là di tutto, quella appena conclusa rappresenta la stagione migliore del Catanzaro nella storia recente. Una semifinale playoff che, al pari del buon campionato del Cosenza, ha tenuto alto il nome della Calabria, dopo le stagioni con tre calabresi in cadetteria, dopo gli anni del Crotone in Serie A e tredici anni dopo la semifinale playoff della Reggina, nella notte di Novara.
Il futuro
Quanto al futuro, ora compito della società sarà quello di sedersi a tavolo con il grande protagonista della stagione, Vincenzo Vivarini, per capire se programmare il futuro insieme. Le sirene, sull’allenatore giallorosso, non mancano. Di certo, al di là della panchina, la proprietà Noto ha una buona base da cui ripartire ancora meglio la prossima stagione.
Il tabellino
Marcatori: 12’ pt Vazquez (CRE), 19’ pt Buonaiuto (CRE), 37’ pt Coda (CRE), 25’ st Sernicola (CRE), 35’ st Antonini (CAT)
Cremonese (3-5-2): Saro; Antov, Ravanelli (1’ st Lochoshvili), Bianchetti; Zanimacchia (27’ st Ghiglione), Vazquez (16’ st Majer), Castagnetti, Pickel (16’ st Falletti), Sernicola; Coda, Buonaiuto (9’ st Collocolo)
A disposizione: Abrego, Ciofani, Johnsen, Jungdal, Marrone, Quagliata, Tsadjout
Allenatore: Stroppa
Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Oliveri, Scognamillo, Antonini, Veroli; Sounas (1’ st Brignola), Pontisso (1’ st Pompetti), Petriccione (38’ st Verna), Vandeputte; Iemmello (38’ st Stoppa), Biasci (13’ st Donnarumma)
A disposizione: Sala, Situm, Krajnc, Miranda, Brighenti, Rafele, Viotti
Allenatore: Vivarini
Arbitro: Mariani
Assistenti: Imperiale – Scatragli
Quarto ufficiale: Ayroldi
Var: Mazzoleni
Ass: Paganessi
Angoli: tre Cremonese, cinque Catanzaro
Recupero: 1‘ pt; 0‘ st
Ammoniti: 44’ pt Antonini (CAT), 10’ st Scognamillo (CAT), 20’ st Pompetti (CAT)
Espulsi: 18’ st Brignola (CAT)