Cittanova, tentativo di aggressione a Nino Cento: la solidarietà di Massimo Ripepi

Cittanova, tentativo di aggressione a Nino Cento: la solidarietà del Coordinatore Regionale di Alternativa Popolare Calabria Massimo Ripepi

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“Nella giornata di ieri, in Piazza San Rocco, in occasione di una manifestazione pubblica di presentazione della lista “Cittanova Civica-Uniti vince il Paese”, con candidato a Sindaco Anselmo La Delfa, è stata messa in atto un’azione di prepotenza sfociata in un tentativo di aggressione nei confronti di Nino Cento, candidato alle prossime Elezioni Europee dell’08 e del 09 Giugno per la Lista di Alternativa Popolare, che ha prontamente sporto denuncia alle autorità competenti”, è quanto afferma Massimo Ripepi.

“Piena solidarietà”

“Come Coordinatore Regionale di Alternativa Popolare esprimo piena solidarietà all’amico Nino Cento, il quale, in qualità di cittadino, di Dirigente Politico e Coordinatore Cittadino del nostro Partito, ma soprattutto in qualità di Candidato per le Elezioni Europee, ha il diritto-dovere di partecipare ad iniziative pubbliche al fine di una maggiore acquisizione di elementi politici di arricchimento della sua battaglia elettorale”, rimarca Ripepi.

“Manifestazione pubblica”

“La manifestazione di Piazza San Rocco era pubblica e nessun divieto di realizzare foto o video era stata messo in atto dagli organizzatori. Per tutto questo non si riesce a capire l’aggressione verbale di un Assessore in carica, e subito dopo del genitore di quest’ultimo, il quale ha apostrofato un cittadino e un candidato con parole offensive e ha tentato di aggredirlo limitandone di fatto un diritto costituzionale: “Ogni cittadino ha diritto alla libertà di espressione, di opinione e di comunicare le informazioni (…)”. Pertanto, si invitano i rappresentanti politici e delle liste in competizione ad una maggiore tolleranza e allo svolgimento in modo sereno di una campagna elettorale amministrativa cittanovese, dove Alternativa Popolare non è presente ma è invece in competizione per il rinnovo del Parlamento Europeo“, conclude Ripepi.

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