“Dopo la diffida ad approvare il bilancio di previsione, dalla Prefettura ora è arrivata anche quella per il conto consuntivo, dopo la scadenza del 30 aprile. La situazione è più grave perché per legge il nostro è entrato nel novero dei comuni soggetti ai controlli previsti per quelli strutturalmente deficitari, di cui non mancano gli indicatori che rappresentano il campanello di allarme per il dissesto finanziario. Ma perché non lo hanno approvato fin qui?”.
Lo dichiara la Coalizione Straface Sindaco che continua: “per un cinico calcolo Stasi sa che, con le elezioni imminenti, ormai non c’è più tempo per attivare le procedure di scioglimento del consiglio comunale di un consuntivo che fa acqua da tutte le parti”.
“Hanno nascosto volutamente milioni di euro di debiti fuori bilancio: i 4 milioni per bollette non pagate portati dal decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma notificato al Comune e che il Segretario generale-Dirigente dell’Avvocatura aveva l’obbligo di comunicare per il riconoscimento, assumendosi una grave responsabilità amministrativa, erariale e forse anche penale”.
“Come gli oltre 1,5 milioni di euro sempre per bollette 2023 che si volevano pagare con il bilancio 2024 con una determina che il Collegio dei Revisori ha intimato di annullare su segnalazione delle opposizioni; e, per lo stesso motivo, i 260 mila euro del compenso di Max Pezzali, inseriti in una determina parzialmente nulla e che nel consuntivo invece, facendo retromarcia, si dice di voler pagare con l’avanzo di amministrazione”.
“Sono quindi circa 6 milioni, tutti documentati, che mancano nella quantificazione dei debiti fuori Bilancio riportati nel consuntivo, che risulta così falso e non approvabile per come presentato dalla Giunta. Non solo. Tale grave ammanco si aggiunge ad una serie di irregolarità segnalate dai Revisori nel loro parere, come”:
- L’incongruo accantonamento del fondo contenzioso, quale sintomo evidente di una massa maggiore di debiti occulti.
- l’enorme scarto tra previsione di riscossione ed entrate che mette in difficoltà l’equilibrio di cassa: per esempio, per la tassa rifiuti a fronte di una previsione di 21 milioni di euro, sono stati riscossi nel 2023 solo 75mila euro.
“Di tanto devono tener conto – conclude la nota –, in sede di esame ed approvazione, i consiglieri comunali, i dirigenti che esprimono pareri, e gli stessi revisori dei conti se non vogliono andare incontro a responsabilità personali, il cui accertamento è rimesso alla Corte dei conti ed alle altre Autorità preposte”.