Costituzione, dalla Calabria in 1.500 a Napoli per la mobilitazione della Cgil

Sono oltre 1.500 i calabresi partiti alla volta di Napoli per prendere parte alla manifestazione “La Via Maestra” promossa dal coordinamento nazionale della Cgil di cui fanno parte, oltre al sindacato, 150 tra associazioni e movimenti

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Sono oltre 1.500 i calabresi partiti alla volta di Napoli per prendere parte alla manifestazione “La Via Maestra” promossa dal coordinamento nazionale della Cgil di cui fanno parte, oltre al sindacato, 150 tra associazioni e movimenti. Una mobilitazione importante “per un’Italia capace di futuro, per un’Europa giusta e solidale” che ha portato innanzitutto in piazza la forza della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro, contro ogni tentativo di sovvertirla. Difendere la Carta Costituzionale significa innanzitutto per noi osteggiare il progetto di Autonomia Differenziata che andrebbe a cancellare l’unità del Paese e ad aggravare il già pesante divario nord-sud, lasciando il Meridione con servizi sempre più depauperati e, invitando, così alla fuga e allo spopolamento. Una manovra scellerata portata avanti da un governo che sta dimostrando costantemente la sua mancanza di attenzione verso il Sud e i più fragili. Quello che si prospetta è uno scenario devastante contro cui la Cgil è impegnata da tempo e che continuerà a contrastare. Il Sud ha bisogno di altro, di infrastrutture, di investimenti, di sviluppo e di lavoro dignitoso. C’è bisogno di un cambiamento, ce lo chiede il Paese, ce lo chiedono le lavoratrici e i lavoratori, i giovani a cui dobbiamo dare prospettive migliori di oggi e politiche fattive”.

“Ecco perché in piazza abbiamo portato anche la nostra campagna referendaria per un lavoro sicuro, tutelato, dignitoso e stabile. In Calabria la raccolta firme procede speditamente, tredicimila ad oggi quelle raccolte, ma per invertire la rotta, dire basta al precariato, alle morti sul lavoro, allo sfruttamento delle attuali e delle nuove generazioni, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Invitiamo a firmare nei banchetti, nella Camere del Lavoro oppure on line su www.cgil.it/referendum“, conclude la Cgil.

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