Covid, nuovo scontro IoApro-Burioni: “purtroppo manca il vaccino contro bugiardi e somari”

I vaccini Covid e le conseguenze smascherate da Rete 4: IoApro torna all'attacco, ma interviene nuovamente Roberto Burioni

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Nuovo scontro a distanza tra IoApro e Roberto Burioni. L’argomento è sempre il solito: il Covid, i vaccini e le sue conseguenze. L’organizzazione composta da alcuni imprenditori, e nata durante la pandemia, ha scritto un post sui social dopo un servizio di Mario Giordano a Fuori dal Coro, su Rete 4. Servizio che “prova che molte persone hanno avuto danni permanenti e perso la vita dopo le vaccinazioni Covid. Aifa ha taciuto la verità sugli effetti avversi pur sapendo dell’eccesso di morti cardiovascolari e dei rischi nell’inoculare i guariti per non ‘uccidere il vaccino’. Ma il silenzio di oggi di agenzia del farmaco, Governo, Parlamento, Media e Procure, che pure avrebbero gli strumenti per indagare, rischia di diventare sfacciata complicità”, si legge nel pensiero di IoApro.

Come già accaduto qualche settimana fa, a intromettersi nella discussione è Roberto Burioni, da sempre forte sostenitore dei vaccini. Il suo commento, ovviamente, va contro il pensiero di cui sopra. “I dati oggettivi sono molto chiari: i vaccini a mRNA sono i farmaci più sicuri al mondo. Ripeto: dati oggettivi. Numeri. Fatti. Purtroppo non siamo ancora riusciti a mettere a punto un vaccino contro i bugiardi e i somari“.

Una discussione che si è poi prolungata, con continui botta e risposta. “Dottore provi a parlare con chi ha problemi e con i famigliari di chi ha perso la vita, provi a scendere dal piedistallo e si confronti con la realtà, anche la scienza sbaglia e Lei dovrebbe saperlo, le chiacchiere può farle al bar, qui parliamo di cose serie. Si legga le sentenze e i rapporti scientifici, poi torni qui a chiedere scusa, ecco così potrà riprendere la sua credibilità PERDUTA. Buona serata”, la nuova risposta di IoApro.

La scissione tra scienza e decisioni politiche

La replica di Burioni scinde la scienza dalle decisioni politiche. “IoApro la ringrazio per il tono educato, però la prego di seguire il mio ragionamento. Per fare un esempio, il fumo provoca il cancro ai polmoni e noi troviamo più casi di cancro tra i fumatori che tra i non fumatori. Se il vaccino causasse dei danni, troveremmo una maggiore incidenza di alcune patologie tra i vaccinati. Invece, in casistiche ampissime (parliamo di decine di milioni di casi) vediamo che tra i vaccinati non c’è nessun aumento di mortalità rispetto ai non vaccinati, e neanche aumento di qualunque patologia (tranne una miocardite rarissima e quasi sempre lieve).

“Detto questo, o lei ha dei dati diversi (numeri, non chiacchiere da bar) oppure possiamo concludere che le persone che hanno perso la vita sono morti NON A CAUSA DEL VACCINO ma semplicemente DOPO IL VACCINO. Ripeto, questo è un fatto oggettivo e indiscutibile. Non è una opinione, è come dire che Milano è in Lombardia o che un gatto ha quattro zampe. Piuttosto, chiediamoci perché i familiari di queste persone sono state lasciate soli e nessuno gli ha spiegato quello che ho appena scritto che, ripeto, non è la mia opinione. È un fatto oggettivo e inoppugnabile. Quanto alla credibilità, presso i novax non mi interessa averla, presso la gente normale non l’ho mai persa, cosa anche in questo caso dimostrata da numeri oggettivi”.

E poi precisa: “non mescoliamo le cose. L’obbligo vaccinale, il green pass e cose simili sono decisioni POLITICHE con le quali lei può essere d’accordo o meno. La sicurezza dei vaccini a mRNA è un dato scientifico, un fatto oggettivo che può essere messo in discussione solo con dei nuovi dati (che non ci sono). Possiamo confrontarci democraticamente sulle questioni politiche, non su quelle scientifiche. Quelle sono decise dai numeri, e i numeri dicono inequivocabilmente che ho ragione io”.

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