L’Asp di Crotone rassicura i cittadini: “il servizio di dialisi proseguirà”

L'Asp ha reso noto che "la Direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ritiene doveroso bloccare allarmismi ingiustificati"

StrettoWeb

La dialisi proseguirà senza interruzioni. La Direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ritiene doveroso bloccare allarmismi ingiustificati e rassicurare i cittadini sulla paventata interruzione del servizio, di fondamentale importanza per i pazienti nefropatici”. E’ quanto dichiarato in una nota dell’Asp di Crotone.

“La carenza di medici nel reparto di Nefrologia e Dialisi è una problematica ben nota, che riguarda non solo Crotone, ma la Calabria e l’intero Paese. A tal proposito, entro fine maggio, a Crotone si darà il via al concorso finalizzato a reperire nuovo personale medico da impiegare nel reparto. È importante evidenziare, inoltre, che l’Asp sta vagliando le possibilità dello spostamento della dialisi a piano terra”.

“Nel frattempo, i lavori per inaugurare il nuovo Pronto soccorso entro giugno procedono spediti: l’obiettivo è quello di realizzare un ambiente moderno e tecnologicamente all’avanguardia, che possa garantire una Medicina d’urgenza efficiente ed una presa in carico rapida. Appena sarà operativo il nuovo Pronto soccorso, sarà possibile andare verso il completamento dei lavori nel nosocomio cittadino, volti a trasferire al pianterreno anche il reparto di Emodinamica”.

“Tra gli obiettivi principali dell’Asp di Crotone, guidata dal Commissario straordinario Antonio Brambilla, c’è quello di realizzare la sala di Emodinamica entro la fine del 2024, ma anche quello di riaprire la Medicina nucleare. A garanzia del lavoro che si sta facendo, l’Azienda sanitaria pitagorica ha già attivato le procedure di acquisto di materiale elettromedicale, destinato proprio alla Medicina nucleare”.

“La direzione, ben consapevole dell’anomalia rappresentata dall’accorpamento dei
reparti di nefrologia ed oncologia, eredità del periodo pandemico, sta lavorando
affinché i due settori, che hanno chiaramente setting assistenziali diversi, vengano
presto separati, per restituire loro la dovuta dignità ed i giusti spazi.

Condividi