Sono 45 i candidati “impresentabili” alle prossime elezioni amministrative. Il dato è stato reso noto dal presidente della Commissione parlamentare antimafia. Chiara Colosimo. Trentadue candidati risultano in violazione del Codice di autoregolamentazione mentre tredici erano stati o sindaci o componenti della giunta di sette comuni sciolti per mafia.
Nel dettaglio sono relative ai “7 comuni sciolti ex articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, interessati dalla presente tornata elettorale”: su questi enti è stata effettuata una verifica” sulla base del codice di autoregolamentazione che “prevede che siano in violazione del codice medesimo le candidature di coloro che abbiano ricoperto la carica di sindaco e di componente di giunte in comuni sciolti”.
“Si è quindi provveduto a verificare i candidati dei predetti sette comuni alla luce dei nominativi, acquisiti presso le prefetture competenti, di coloro che rivestivano la carica di sindaco o componente della giunta al momento del decreto di scioglimento”, ha spiegato Colosimo.