Europee 2024: Decaro a Corigliano-Rossano… e c’è pure Falcomatà | FOTO

Un congresso partecipato, a fianco del sindaco uscente Flavio Stasi: "siamo per un'Europa di condivisione e non di disuguaglianze"

  • Decaro a Co-Ro
    Foto di Carla Gatto/StrettoWeb
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Un incontro significativo, quello di oggi a Corigliano-Rossano che dà il via all’apertura ufficiale del Partito Democratico alle europee ed alle amministrative del prossimo 8 e 9 giugno: al tavolo del confronto al Centro d’Eccellenza, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Co-Ro Flavio Stasi, il candidato alle europee ed ex sindaco di Bari, Antonio Decaro. A concludere il tavolo di confronto il capogruppo Pd Calabria Mimmo Bevacqua e il vicepresidente in consiglio regionale Franco Iacucci.

Madeo: “l’Europa per ridurre le disuguaglianze”

Ad aprire l’incontro è il segretario del circolo territoriale Franco Madeo: “trattasi di una campagna difficile e impegnativa che ci vede in contrapposizione con il pensiero da sopprimere del centrodestra. Il PD, infatti, vuole ridurre le disuguaglianze le e diversità che sono arricchimento per l’uomo. E bisogna farlo a partire dalle Amministrative: scegliere la Straface significherebbe portare indietro la città di almeno 20 anni”.

“Noi siamo per la visione di condivisione e di accoglienza che è quella di Flavio Stasi. Anche in Europea c’è un progetto da seguire, una visione politica da condividere e da portare avanti. E noi lo facciamo con Decaro che ha portato in alto la sua città di Bari ed ora la farà anche in Europa”.

L’intervento di Francesco Iacucci

Il Vicepresidente del consiglio regionale Iacucci è quindi intervenuto: “il lavoro che abbiamo cercato di fare in questi mesi comincia a dare i suoi frutti. Un segnale positivo è vedere molti giovani presenti. Dobbiamo fare attenzione al voto alle Europee e anche a quello amministrativo: ci vuole buon senso e capire di non voler tornare indietro alle figure del passato, a quelle che hanno sciolto l’amministrazione per mafia”.

“Sono le stesse persone, come Straface, che ora stanno sfruttando il progetto del Coriglianeto, approvato un Regione, per becera campagna elettorale e mentendo sui finanziamenti: la Straface dice che i fondi stanziati sono 20milioni, ma la verità è che la Regione ne ha messi a disposizione sono 100mila. Una politica che promette tanto e poi viene solo a fare passeggiate in gelateria”.

Il sindaco di Reggio Calabria: “niente più cimitero di elefanti in Europarlamento”

Il sindaco Falcomatà ha seguito Decaro in tutto il suo tour calabrese approdando, infine, a Corigliano-Rossano. Ha ringraziato la città “per il grande affetto nei miei confronti, nei confronti di Reggio Calabria e per la grande voglia di partecipare a questa corsa elettorale”. Poi passa alla campagna delle Europee: “in passato l’europarlamento era il cimitero degli elefanti. Ora non è più così perché hanno ricaduta su paesi e territori. Bisogna raccontare ai cittadini l’idea del posto che il nostro Paese deve occupare in Europa. Il centrodestra dice più Italia e meno Europa, ma il nostro compito è capire che quello che avviene in Europa ha ricadute anche sui nostri territori”.

Falcomatà è passato poi alle amministrative: “dare fiducia a chi il territorio lo conosce. Mandato che inizia in una prima consiliatura ha bisogno di una seconda per potersi completare. Continuità amministrativa. Noi che facciamo i sindaci da qualche anno ci accorgiamo di come i cittadini si approccino nei confronti del sindaco: nei confronti di Flavio c’è affetto per una persona di famiglia”.

L’intervento finale di Antonio Decaro

La parola finale è spettata poi al candidato all’Europee Antonio Decaro: “sono contento di essere tra due sindaci – Falcomatà e Stasi -che sono stati eletti anche al secondo mandato. E oggi Flavio riceverai il sostegno mio e di Giuseppe e del nostro partito. L’Europa è il punto in cui viene deciso tutto, anche quello che succede nelle nostre città. Mi candido per portare in Europa il punto di vista degli amministratori locali, le esperienze e le aspirazioni dei cittadini”.

L’Europa dei bambini

“A tanti di noi abbiamo visto cose che ci sembravano impossibili e poi sono state realizzate. Voglio portare in Europa i bambini: a loro dobbiamo pensare con un’Europa accogliente, solidale e di pace. L’Europa è diventata nostra amica dal periodo post-covid: è stata solidale quando ha deciso di acquistare i vaccini per tutti e non solo per i ricchi. Dopo il Covid abbiamo ottenuto dall’Europa tante risorse con PNRR arrivate direttamente ai comuni: asili, case comunità, sanità, infrastrutture, trasporti, trasformazione urbana e Pinqua”.

“L’Europa sta finanziando piccoli comuni e periferie: ci tende la mano per permettere ai sindaci di realizzare l’opera pubblica più importante che è la comunità. Il governo intanto diventa nemico del sud con l’autonomia differenziata: trasporti che non funzionano, liste d’attesa e autonomia differenziata. Secondo la Meloni l’autonomia serve per far responsabilizzare gli amministratori del Sud, come se i sindaci non fossero responsabili”.

“Con autonomia differenziata il Sud peggiorerà: le regioni più ricche avranno più risorse e peggioreranno i divari. E ce lo dobbiamo ricordare quando andiamo a votare, ci dobbiamo ricordare che i parlamentari del centrodestra del sud hanno tradito il territorio e la costituzione: non solo con autonomia ma anche togliendo la decontribuzione con il rischio di posti di lavoro”. La chiosa: “abbiamo in mano una grande occasione per rilanciare un tessuto politico che ci hanno martoriato e diviso. Solo attraverso l’unità politica e istituzionale questa città e questo Paese possono continuare a crescere”.

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