A Fabiana Luzzi, la principessa caduta nelle grinfie dell’orco

Nell'11esimo anniversario della sua scomparsa, rose bianche in ricordo della 16enne uccisa dal fidanzato. L'orco non ha vinto, Fabiana vive ancora la sua favola

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Il 24 maggio del 2013 era un giorno come un altro: c’è chi si preparava ad andare a lavoro, chi si apprestava a sbrigare le mille faccende giornaliere e chi, con la spensieratezza della gioventù, si apprestava ad andare. Tra questi c’è Fabiana Luzzi, una ragazza di 16 anni di Corigliano Calabro. Fabiana, come sempre, anche quel 24 maggio di 11 anni fa si è recata a scuola: è l’era dei primi amori, dei baci rubati, delle confessioni tra amiche e del corteggiamento.

Ma Fabiana non aveva bisogno di un corteggiatore: lei, il suo principe azzurro, lo aveva giù trovato. Di 17 anni, uguale a lei eppure molto diverso. Una storia travagliata, ma non per le liti giovanili. Perché quel principe azzurro si è ben presto trasformato in un orco; nel lupo che mangia la nonna, nella mela avvelenata che ha ucciso Biancaneve.

Fabiana, all’uscita di scuola, si è ritrovata davanti Davide, fidanzato a parole, mostro nei fatti. E in quel giorno di maggio, la 16enne ha provato ad evitarlo. Perché Davide, pur essendo schivo e silenzioso, con lei urlava e alzava le mani. Un atteggiamento che provava a giustificare con la sua gelosia, la “solita scusa” di chi, da piccolo uomo, picchia e cerca il perdono.

Quel perdono che Fabiana, la nostra principessa rinchiusa nella torre di violenza di Davide, non riusciva più a dargli: stanca, voleva scappare dalla prigionia e vivere libera nella sua sacrosanta leggerezza di 16enne. Ma Fabiana, quella leggerezza, non la conoscerà mai più. Perché quel lupo travestito da “fidanzatino”, il 24 maggio 2013 non l’ha lasciata in pace. Ci ha litigato, l’ha costretta a salire sul suo motorino, l’ha intimata ad avere un rapporto sessuale e, al suo rifiuto, l’ha accoltellata. Più volte. Poi, dopo aver buttato zainetto e cellulare della vittima, è andato a prendere la benzina.

E quella principessa, accoltellata ma ancora viva, ha vissuto l’orrore del suo orco, del suo finto principe azzurro, che la cospargeva di liquido infiammabile mentre lo supplicava di fermarsi. Davide, però, non si è fermato, ha acceso la miccia e le ha dato fuoco, bruciandosi anche lui.

Con Fabiana Luzzi sono bruciati anche i suoi sogni di ragazza che doveva ancora ricevere tutto dalla vita. Sono bruciati i suoi familiari che, da quel momento, non hanno avuto più pace. Sono andati in fumo le speranze dei compagni di scuola che sono scesi in piazza arrabbiati, a denunciare la sua scomparsa. Ma Fabiana Luzzi, la nostra principessa, non è stata dimenticata: il suo sorriso vive ancora, ogni giorno, ogni anno.

A lei, nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa, va il ricordo di Corigliano-Rossano: una corona di rose bianche e dei palloncini hanno adornato il parco a lei intitolato, mentre le sorelle Marika e Sonia guardano verso il cielo. Perché è lì, ora, che Fabiana continua a vivere, come una principessa.

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