La Fenice Amaranto si aggiudica il marchio Reggina con l’offerta-monstre: niente asta, Falcomatà umiliato (anche) da Ballarino

La Fenice Amaranto ha ottenuto il marchio e la storia del glorioso club amaranto, mantenendo fede per la prima volta ad uno degli impegni annunciati lo scorso settembre e dovendo contrastare stavolta persino l'ostacolo del primo cittadino Falcomatà che ha fatto di tutto per evitare questo epilogo

Logo Reggina, Ballarino e Minniti
StrettoWeb

E’ la Fenice Amaranto l’aggiudicataria del marchio Reggina. Come da pronostico, e come ampiamente preventivato su StrettoWeb, è ufficiale il risultato al termine dell’apertura delle buste tenutosi al Tribunale di Reggio Calabria, al Ce.Dir. La società di Ballarino “batte” Falcomatà, considerando l’uscita di scena anticipata di Bandecchi, che ha preferito non rilanciare per non disturbare il Comune. Nessuna asta, nessun rilancio, neanche da parte dell’Ente pubblico, per via dei 125 mila euro depositati dal club amaranto, oltre il triplo della cifra sborsata da Gallo nel febbraio 2019 (38 mila euro). Un’offerta-monstre, appunto, che ha evitato qualsiasi tipo di asta: il Comune non ha potuto rialzare, e l’asta non è neanche iniziata. L’aggiudicazione è andata all’offerta più alta delle buste.

Falcomatà viene così umiliato anche da Ballarino: il Sindaco aveva rivolto un appello a tutti a non partecipare e non ostacolare il Comune di Reggio Calabria, dove il marchio – non si capisce in base a quale rigurgito sovietico – sarebbe stato “al sicuro”. Il Sindaco ha provato ad ostacolare proprio il club che la sua stessa Amministrazione ha scelto a settembre, meno di un anno fa, per far ripartire il calcio a Reggio Calabria. Falcomatà, sconfessando la decisione del suo uomo di fiducia – Brunetti – è andato dunque allo scontro con l’imprenditore catanese, il quale però ha vinto con forza. Ora Ballarino potrà andare in Figc (dove ha già avuto gli incontri preliminari nei giorni scorsi) e richiedere la denominazione “Reggina”, cominciando a programmare la nuova stagione. Fitti colloqui, in tal senso, sono in atto sul fronte tecnico, con le rivoluzioni sui Direttori e la scelta dell’allenatore. Intanto nel pomeriggio si terrà la manifestazione annunciata dagli ultras a Piazza Duomo (ore 18.30).

Ci auguriamo, adesso, che questo importante impegno economico in ogni caso ampiamente scontato e preventivato già dal momento in cui Ballarino sceglieva di intraprendere quest’iniziativa a Reggio Calabria, non venga in continuazione rinfacciato alla città o tantomeno utilizzato come ennesimo alibi per la prossima stagione, con considerazioni del tipo – stiamo ipotizzando – “eh ma abbiamo speso 125 mila euro per il marchio e ora volete pure l’attaccante?”

Le dichiarazioni precedenti all’apertura delle buste

“Sono sereno, ho dato tutto”, le parole di Ballarino nel piazzale del Ce.Dir, prima di salire. Pochi minuti prima dell’asta, invece, Falcomatà ha risposto – senza repliche polemiche – alle parole di Bandecchi di qualche giorno fa: “non ho preso male quello che ha detto, anzi rinnovo la disponibilità a prendere un caffè quando sarà a Reggio Calabria. Dobbiamo riportare calma e tranquillità rispetto alla situazione reggina, senza esasperare gli animi. A me il collega Sindaco Bandecchi sta anche simpatico”.

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