Come ricordato ieri, sabato 18 maggio sarà “L’Inzaghi-Day” a Reggio Calabria. L’ex allenatore della Reggina, infatti, ritorna sullo Stretto per presentare il suo libro “Il momento giusto”, in tutte le edicole dal giugno 2023. A qualche mese di distanza dalla sua permanenza in città (anche da pendolare, da Salerno), sarà all’Odeon, luogo dell’evento. L’ingresso è libero e comincerà alle ore 18.30.
Anche di questo ha parlato l’ex bomber a Video Touring: “vi ringrazio dell’ospitalità, sapete che Reggio è nel mio cuore e mi faceva piacere tornare lì, anche perché ho tanti amici. Gli impegni in questo periodo sono tanti ma ho spinto per portare la presentazione del libro là perché c’è tanta gente che mi ha voluto bene, sono molto legato alla città e penso che mi emozionerò a vedere tanti posti in cui io e la mia famiglia siamo stati bene”, ha aggiunto.
“Mi veniva da sorridere – ha continuato – pensando che l’unico momento giusto non è stato quello di Reggio. Ho ancora il dispiacere di avere sposato un progetto a cui tenevo tantissimo in una città in cui mi ero affezionato. L’augurio più bello è quello di rivedere la Reggina dove merita. Nonostante quello che è successo, però, ho conosciuto la città, ho tanti amici. Chissà quello che ci riserverà il domani, ma già tornare e rivedere tanta gente sarà motivo di soddisfazione”.
La scorsa estate, nel corso dei saluti e dei ringraziamenti per il suo 50° compleanno, disse: “un giorno tornerò a completare l’opera”. E ora conferma: “nella vita è giusto anche sognare, perché i sogni poi si avverano. Io avevo sposato quel progetto con grande ambizione, per portare la Reggina in Serie A, poi purtroppo è andata come è andata. Ma siccome sono molto legato a quel posto, e so cosa è il calcio per i reggini, domani chissà… E’ chiaro che se ritornerò un giorno è perché sarò convinto che si può lavorare bene, perché i reggini meritano qualcosa di speciale“.
Sul momento attuale: “ho seguito e mi sarebbe piaciuto tornare allo stadio, ma non sarà possibile perché gioca fuori. Ma ho visto l’onnipresente Barillà che ha fatto più di 10 gol. Ho tanti amici: dal Presidente Foti a Gaetano (Ungaro, ndr) alla moglie e le figlie a Giusva Branca; poi Sergio Miceli, Saccà, che è il preparatore, Nino che è il preparatore dei portieri. Seguo con grande affetto”.