Omicidio a San Giovanni Rotondo: chi era la vittima Rachele Covino

Rachele, 81 anni, si sarebbe trovata faccia a faccia con il suo aggressore: aveva già provato a fare irruzione in un'altra abitazione

StrettoWeb

La città di San Giovanni Rotondo è ancora sotto shock per il terribile omicidio che si è consumato ieri. Hanno fatto il giro della rete, in pochi minuto, le foto dell’uomo nudo e insanguinato che si aggirava confuso per le strade del comune foggiano. Poco dopo, la terribile scoperta: la signora Rachele Covino, 81 anni, è stata ritrovata esanime nel garage della sua abitazione a piano terra, in via Sergente Padovano.

La donna, originaria di Manfredonia, vedova e madre di due figli, avrebbe avuto una colluttazione con l’aggressore, il 43enne Fabio Carinci, il quale l’ha poi uccisa, forse strangolandola. Sarà infatti l’esame autoptico a stabilire con certezza la cause del decesso di Rachele.

L’uomo intanto, fermato e arrestato dai Carabinieri, avrebbe provato a fare irruzione in un’altra abitazione prima della morte di Rachele: nel tentativo di entrare, si sarebbe ferito e sarebbe stato mandato via dai presenti che hanno poi allertato il 112. Per la povera signora Rachele, invece, l’irruzione è stata fatale: secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe preso a calci la porta, sfondandola, trovandosi poi faccia a faccia con la vittima.

Intanto il sindaco di San Giovanni Rotondo, Michele Crisetti, anche lui scosso come tutta la sua comunità, ha dedicato un pensiero alla vittima: “ricordo la signora Rachele anche perché la incontravo spesso quando passeggiavo in zona. Una persona sempre gentile, con il sorriso sulle labbra, disponibile con tutti”.

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