Palermo, morti sul lavoro: “la Regione affronti seriamente il problema”

Russo (Confintesa Federazione Dipendenti Regionali): Nota Ispettorati del Lavoro della Regione Siciliana – Il Governo Regionale affronti seriamente il problema

StrettoWeb

Ennesima tragedia, altri morti sul lavoro e in questi giorni torna a parlarsi degli Ispettorati del Lavoro della Sicilia e della carenza di ispettori: in una nota Confintesa – Federazione Dipendenti Regionali affronta la problematica“. Lo si legge in una nota stampa degli Ispettorati del Lavoro della Regione Siciliana. “Il personale in servizio negli ispettorati delle 9 province è composto da circa 300 unità. Gli ispettori in tutta la Sicilia sono una sessantina: non solo sono pochi ma svolgono quasi esclusivamente attività amministrativa e di contenzioso“, afferma Antonio Russo, Segretario Generale Confintesa Federazione Dipendenti Regionali.

Un caso eclatante è quello dell’Ispettorato di Palermo, con solo 4 ispettori. Su 31 dipendenti, 25 (ovvero l’80% del personale) appartengono alle cat. A e B, le categorie più basse dei regionali: si tratta di personale, demansionato ma in possesso di titoli di studio e professionalità, che lavora spesso in piena autonomia, in virtù della decennale esperienza acquisita, in molti casi svolgendo mansioni superiori (un paradosso proprio dentro questi Uffici)“, prosegue.

Davanti ad una tragedia del genere può sembrare fuori luogo parlarne, continua la nota di Confintesa, ma una giusta ricollocazione del personale interno nelle fasce più elevate, consentirebbe, con i titoli posseduti e, come detto con l’esperienza ventennale acquisita proprio negli ispettorati, di risolvere, in tempi brevi, la carenza di personale: il personale in servizio dovrebbe avere riconosciute le mansioni effettivamente svolte. Occorre peraltro evidenziare che le stesse problematiche sono presenti nelle Motorizzazioni, negli Uffici del Genio Civile, negli Ispettorati Agrari, nei vari Dipartimenti, e così via. Ma purtroppo l’ipotesi del nuovo contratto regionale (in realtà che è già scaduto perché si riferisce al periodo 2019/2021) non prevede nulla di tutto questo“, continua Russo.

Ci aspettiamo che il Presidente Schifani – conclude nella nota il Dr. Antonio Russo – Segretario Generale Confintesa Federazione Dipendenti Regionali, si faccia carico di questa problematica e dia una risposta concreta ai cittadini e ai dipendenti regionali“.

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