Il Palermo si complica la vita e adesso è costretto all’impresa per una finale playoff per la Serie A più lontana. Questa sera, infatti, il Venezia ha sbancato il Barbera per 0-1. Successo dei lagunari in Sicilia, come in campionato. In questo caso un punteggio meno rotondo, certo, ma comunque pesante per l’economia delle due sfide. Al ritorno, alla squadra di Mignani, serve obbligatoriamente vincere e anche con due gol di scarto minimo. Un miracolo. La vittoria di misura, infatti, non basterebbe per sognare ancora.
Tornando alla gara di stasera, non basta un Barbera bellissimo, sold out e vestito a festa (con una coreografia bellissima, in foto), per spaventare la terza in classifica, a un passo dalla promozione diretta la settimana scorsa, prima della rimonta spezzina e del pari del Como. La compagine di Vanoli è più forte, è più squadra e la differenza di posizione in classifica non è casuale. Giustamente, se la gioca senza forzare, gestendo, e trovando un Palermo che – senza scoprirsi – prova a impensierire l’avversario. Esce fuori una partita senza grandi emozioni, con l’unico gol all’ora di gioco: è quello decisivo, di Pierini, che butta giù la porta con una staffilata di sinistro all’incrocio. Nel finale, infortunio a Desplanches (in lacrime dopo il triplice fischio), costretto però a rimanere in campo per gli ultimi minuti per via dei cambi esauriti. Nell’extra-time, raddoppia Dembelé, ma – per fortuna dei rosanero – è fuorigioco.