Pioggia in Catanzaro-Venezia e tenuta del Ceravolo: il Sindaco respinge le accuse e rimprovera chi ha realizzato la palazzina

L'analisi del Sindaco di Catanzaro Fiorita dopo la pioggia caduta al Ceravolo giorno 1 maggio nel corso della sfida tra i giallorossi e il Venezia

StrettoWeb

La pioggia al Ceravolo in Catanzaro-Venezia del 1° maggio ha scombussolato i piani della partita, sospesa dall’arbitro Ayroldi per circa mezz’ora. Intorno a metà primo tempo, il rientro negli spogliatoi, i successivi sopralluoghi coi capitani e le verifiche sui rimbalzi del pallone (mentre intanto la pioggia rallentava la sua forza, venendo sostituita da timidi sprazzi di sole). Poi la ripresa e la partita infinita, terminata sul punteggio di 3-2 grazie al rigore ripetuto di Iemmello a tempo scaduto.

Oltre alle emozioni per la partita, la discussione si è spostata sulla tenuta del manto erboso del Ceravolo. C’è chi lo ha “bocciato”, per un terreno di gioco zuppo e impraticabile dopo la copiosa pioggia. Il Sindaco Fiorita, però, ha voluto nettamente smentire questo racconto: da rimandare, secondo lui, solo la palazzina. “Il nuovo manto erboso del ‘Ceravolo’, sia pure in presenza di precipitazioni eccezionali (circa 90mm/h) si è ‘comportato’ bene”, ha affermato.

“Lo hanno messo nero su bianco i tecnici della Lega che hanno analizzato la situazione che si è creata durante la partita Catanzaro-Venezia, attestando che la tenuta del terreno di gioco ha consentito la ripresa della gara. Non altrettanto si può dire della palazzina che, non essendo stata dotata di adeguati scarichi delle acque meteoriche, non è riuscita a trattenere un’enorme quantità di acqua che si è riversata nell’area delle panchine e quindi lungo la fascia del campo. Se in fase di costruzione della palazzina ci fosse stata un po’ più di attenzione, questo inconveniente non si sarebbe certo verificato. Non sono cadute poche gocce d’acqua, come affermato da alcuni. I dati ufficiali delle precipitazioni e la foto che pubblichiamo che ritrae il piazzale dello stadio ridotto a lago artificiale non lasciano dubbi sull’eccezionalità dell’evento”.

“Sintetizzando possiamo dire che il nuovo manto erboso si è comportato bene, la palazzina no. Ripareremo anche questo danno, anche se non ci appartiene, perché noi vogliamo uno stadio efficiente che possa ospitare senza intoppi le imprese delle nostre meravigliose Aquile. Intanto, godiamoci il momento magico della nostra squadra e guardiamo con fiducia ai prossimi appuntamenti”.

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