PNRR, l’allarme del vicepresidente ANCE: “al Sud solo il 29% di cantieri avviati”

Perciaccante: "per quanto riguarda la Calabria, il dato è molto al di sotto in termini di valore risetto al resto del Sud"

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“È necessario concentrare le attenzioni della Pubblica Amministrazione sulla velocizzazione delle procedure e sulla necessità di rimuovere gli eventuali blocchi che ancora frenano l’esecuzione dei lavori di interesse per il settore delle costruzioni a valere sui fondi PNRR”. A lanciare l’appello è il vicepresidente di Ance con delega al Mezzogiorno e presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante.

Perciaccante ha analizzato i dati resi disponibili da un’attività di monitoraggio effettuata sulla fase realizzativa dei cantieri PNRR a livello territoriale, grazie ad una collaborazione che l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ha attivato con il sistema delle Casse Edili.

Dall’analisi emergono evidenti ritardi soprattutto a carico delle regioni del Mezzogiorno: risultano aperti o conclusi i cantieri relativi a circa il 35% dei progetti e l’apertura degli stessi procede in modo differenziato a livello territoriale.

“Nel Mezzogiorno – aggiunge Perciaccante – è solo il 29% dei cantieri ad essere stato avviato, un dato sensibilmente inferiore rispetto al 40% del Nord e al 36% del Centro. Per quanto riguarda la Calabria, pur se in linea con il dato territoriale relativo al numero dei cantieri avviati (29%), è molto al di sotto in termini di valore (18% contro il 46% del Mezzogiorno) a causa dell’assenza di grandi interventi infrastrutturali”.

“Le difficoltà riscontrate nel Mezzogiorno – continua il leader dei costruttori del Sud e degli industriali cosentini – trovano spiegazione, in parte, nella maggiore presenza al Mezzogiorno di lavori di importo elevato, che richiedono tempi di avvio dei cantieri più lunghi. Basti considerare che il 75% del valore totale delle gare pubblicate riguarda progetti superiori ai 100 milioni di euro, a confronto con il 40% del Nord e il 22% del Centro”.

“Inoltre – argomenta ancora Perciaccante – sulle tempistiche di inizio dei lavori incide anche la maggiore presenza di progetti del tutto nuovi, che necessitano di tempi più lunghi sia per la programmazione e ripartizione dei fondi, che per il completamento delle fasi di progettazione, affidamento e avvio dei cantieri. Tutte opere strategiche per i territori di cui non è possibile procrastinare oltre la realizzazione”.

Per i vertici ANCE se si vuole davvero centrare l’obiettivo posto dal Piano di riuscire a ridurre il divario tra il Nord e il Sud del Paese, occorre prestare la massima attenzione alla fase di velocizzazione realizzativa delle opere.

Il Mezzogiorno – ha concluso il vicepresidente di Ance – non può permettersi di perdere l’opportunità unica del PNRR che consente di intervenire su tanti nodi storici del ritardo infrastrutturale di questa area del Paese, favorendo lo sviluppo sociale e la competitività economica, e accelerando i processi di transizione ecologica e digitale”.

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