Ponte sullo Stretto ed emendamento Iezzi, Pazzano grida all’autoritarismo. E tira fuori un cartello…

Ponte sullo Stretto, le parole di Saverio Pazzano nel corso del Consiglio Comunale odierno: il Consigliere cita l'emendamento Iezzi

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Nel Consiglio Comunale di oggi a Reggio Calabria finisce anche il Ponte sullo Stretto, nello specifico l’emendamento Iezzi. A porre l’attenzione, in maniera negativa, il Consigliere Pazzano, da sempre fortemente contrario all’opera. Relativamente all’emendamento, Pazzano grida all’autoritarismo, sulla stessa linea dei tanti partiti di opposizione che urlano alla repressione del consenso.

“Oggi ricorrono 100 anni dall’ultimo discorso di Giacomo Matteotti, quello con cui firmò la sua condanna a morte, ma anche quello per cui si fonda oggi la nostra Repubblica”, comincia il discorso del Consigliere. “Parto da qui per dire che fra meno di un mese sarà messo in discussione un emendamento al dl sicurezza, un emendamento Iezzi che porrà una situazione del genere”, continua esponendo un foglio con la scritta con la scritta ‘Ponte non praticabile’.

“Sareste d’accordo che una persona che si ponga criticamente in maniera democratica, possa rischiare la galera? Noi popoleremo le strade, le piazze e le case di chi è interessato dagli espropri, attuando la legge del più forte, il popolo. Dietro questa opera si gioca una vera e propria partita della democrazia, della tenuta del paese e della Costituzione. Bisogna aprire un confronto contro l’autoritarismo e le derive. Si può essere a favore o contro, ma la grande manifestazione del 18 maggio forse ha messo paura a qualcuno. Quindi, Sindaco, apra un Consiglio metropolitano aperto. Io mi auguro che anche i Consiglieri di Centro Destra boccino questo emendamento”. 

In realtà, come spiegato anche in altro articolo, questo emendamento non impedisce di manifestare pacificamente. D’altronde, la stessa protesta del 18 maggio a Villa San Giovanni, che Pazzano cita, si è svolta senza alcuna opposizione. E ci mancherebbe. L’emendamento inasprisce le pene per chi usa la violenza, per chi manifesta mettendo in pericolo l’incolumità delle persone. Sfruttare questo emendamento per strumentalizzare, e urlare alla dittatura, sarà l’arma che la Sinistra utilizzerà, come già fatto finora e come ormai d’abitudine quando al Governo c’è la Destra, che però è stata eletta dal popolo con l’arma più democratica possibile.

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