Ponte sullo Stretto, il M5S parla di “mangiatoia” e chiede al premier Meloni di “fermare Salvini”

Ponte sullo Stretto, le parole dei parlamentari M5s delle commissioni Infrastrutture e Trasporti

StrettoWeb

Salvini ribadisce ancora oggi che i cantieri del ponte sullo Stretto apriranno entro il 2024. Dichiarazioni vicine al ridicolo, se consideriamo quanto emerso nell’ultimo fine settimana e gli ulteriori 120 giorni chiesti per implementare le documentazione di un progetto che fa acqua da ogni parte. Non solo c’è la questione tecnica del pilone della sponda calabrese, che andrebbe costruito sopra una faglia. Nelle ultime ore sta venendo a galla come al momento, con un progetto ancora inesistente, sia già attivissima un’ignobile mangiatoia attorno all’operazione ‘ponte’. Opacità di ogni tipo, mercimoni vari, conflitti di interesse, società che in Borsa fanno affari prima ancora che le ruspe siano entrate in azione: non solo il ministro Salvini ha il dovere di venirci a spiegare cosa sta accadendo, ma riteniamo opportuno che si esprima anche Meloni. Ogni giorno emergono problemi lampanti, e la premier deve iniziare a chiedersi se non sia il caso di fermare il suo ministro dei Trasporti, che sta andando alla cieca solo per far guadagnare un’imprecisata accolita di “amici”. Nel frattempo le procedure di esproprio stanno andando vergognosamente avanti, nonostante di un progetto esecutivo non se ne vada neanche l’ombra”. Così in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Infrastrutture e Trasporti Ilaria Fontana, Patty L’Abbate, Daniela Morfino, Agostino Santillo, Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi, Giorgio Fede, Gabriella di Girolamo, Elena Sironi e Antonio Trevisi.

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