Ponte sullo Stretto, Salvini: “lo faremo, lasciamo lavorare gli ingegneri”

Ponte sullo Stretto: le parole del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a margine di un evento di Assimpredil Ance a Milano

StrettoWeb

“Lasciamo che gli ingegneri facciano gli ingegneri. Ci sono centinaia di professionisti, di tecnici, di docenti universitari, di ingegneri di geologi, di architetti che non da mesi, da anni stanno lavorando a un ponte come tanti altri ponti. E il ponte lo faranno”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, a margine di un evento di Assimpredil Ance a Milano a proposito di uno studio secondo cui la struttura del Ponte sullo stretto ricadrebbe per intero nella fascia di non edificabilità stabilita nel 2015 all’esito gli approfondimenti avviati dall’Ispra sulle faglie attive in Italia.

“Solo in Italia – ha continuato Salvini – si riesce a contestare una diga, un ponte, una ferrovia, un tunnel, un’autostrada. Il mio mestiere è fare infrastrutture più moderne, più sicure, più veloci, che tolgano traffico, che riducano l’inquinamento. E quindi faremo il ponte a Messina, come lo facciamo a Vigevano, come lo facciamo a Calusco e come lo faremo a San Benedetto Po. Mi stupisce questa fobia alle infrastrutture alle opere pubbliche che c’è da parte di qualcuno”.

Salvini: “Ponte più studiato al mondo, non ha colore politico”

“Sul ponte sullo Stretto il mio obiettivo continua a rimanere l’avvio cantieri entro il 2024, non cambia”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega
Matteo Salvini, intervenendo a Milano all’evento di Assimprendil
Ance ‘La casa per gli italiani’.

“Penso che sia il ponte più studiato al mondo da ingegneri, geologi ecc. Estraniamo dall’agone politico quel che è un ponte, non ha un colore politico”, ha continuato Salvini secondo cui il ponte “vuol dire continuità territoriale per 5 milioni di italiani, creerà secondo le stime 120 mila posti di lavoro dall’apertura del cantiere in avanti, con la regione Lombardia che sarà la più coinvolta come maggior Pil”.

Per Salvini “l’obiettivo rimane assolutamente quello di aprire il cantiere entro il 2024. Non so quanti esposti alla Procura della Repubblica ho già, la procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti. Ipotizzo che l’ignoto abbia un nome e sia nato al San Carlo di Milano. Non è qualche fascicolo che mi renderà titubante sullo sviluppo del Paese“.

Condividi