“La comunità rendese vive un momento difficile, ad essa chiediamo un voto di libertà e di coerenza per Fratelli d’Italia“. Lo afferma il vicecapogruppo di Fdi alla Camera, Alfredo Antoniozzi. “Rende è commissariata per mafia da un anno ma noi non abbiamo mai parlato della sua crisi in termini giudiziari, conservando sempre il rispetto per le persone indagate e maturando esclusivamente un giudizio politico negativo su quanto accaduto negli ultimi anni”.
“Anche nell’ottica del processo di città unica riconosciamo a Rende una sua specificità, una dimensione di città importante e centrale che ospita l’Università e che ha accolto nel tempo la borghesia cosentina. Fratelli d’Italia è rimasta fuori da ogni logica gestionale e ha messo in evidenza come gli esperimenti politici e amministrativi dell’ultimo decennio siano falliti clamorosamente proprio sul piano politico”.
“A Rende – prosegue Antoniozzi – si è vissuta una fase di arretramento politico che non va confusa o giudicata sul piano giudiziario: per noi le persone e gli amministratori indagati sono innocenti dal punto di vista giudiziario ma assolutamente colpevoli sul piano politico. Per questo Fratelli d’Italia si è sottratta dagli algoritmi politici di alleanze confuse che chiamano alle loro responsabilità la sinistra, che non ha avuto una visione d’insieme del territorio e che ha disperso le occasioni del Pnrr, perdendo decine di milioni di euro.
“La tradizione rendese è quella di una città certamente riformista ma moderata e intorno a Giorgia Meloni noi chiediamo un voto che esprima la voglia di partecipazione dei cittadini. Abbiamo sempre rivendicato di essere favorevoli alla città unica ma in questa ottica il ruolo di Rende sarà tutt’altro che subordinale, poiché la sua espansione e le sue dinamiche ne fanno una delle realtà più belle della Calabria”.
“Proprio la condizione attuale – conclude Antoniozzi – dà l’occasione alla comunità rendese di poter esprimere democraticamente il suo assenso per Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, premiando la coerenza di un partito che non ha alcuna responsabilità amministrativa per quanto accaduto negli ultimi anni”.