Ripepi: “è il momento di scegliere, 10 anni in Serie D o una grande Reggina? Brunetti coniglio e codardo”

Per Massimo Ripepi diretta dal Sant'Agata, parlando di Reggina, Falcomatà, Brunetti, Bandecchi e marchio

StrettoWeb

Dopo la diretta della settimana scorsa, Massimo Ripepi torna al Sant’Agata per una nuova live social. Come si può intuire dal luogo, l’argomento è la Reggina, il giorno dopo l’annuncio di Bandecchi sull’offerta per l’acquisizione del marchio. Ora, evidenzia il Consigliere Comunale, è il momento della scelta: o Ballarino, Brunetti e Falcomatà (quindi i 10 anni di Serie D) o, dall’altra parte, la rivoluzione, la migliore cordata possibile per Reggio Calabria, per avere una grande Reggina”.

E dice questo sottolineando chedomani andrò a Vibo. Non rivedo questa società nella Reggina, ma sono andato alla prima e anche altre volte. Quindi ci andrò”. In merito a Bandecchi e alla sua offerta, rispedisce al mittente le accuse di coloro che dicono che il Sindaco di Terni stia facendo tutto questo per campagna elettorale. “Il bando poteva essere anche a giugno o dopo – Ripepi fa intendere quindi dopo le elezioni europee – e Bandecchi non sapeva sarebbe stato fatto ora con scadenza il 29, lo ha deciso il Giudice. Quindi non c’entra la campagna elettorale. Semplicemente lui aveva promesso che avrebbe regalato il marchio alla tifoseria e così ha presentato l’offerta”.

Sempre in merito al marchio, Ripepi torna su Falcomatà, che “sembrava aver preso una strada diversa da Brunetti, che aveva parlato di 10 anni di Serie D, ma poi è andato con lui al Sant’Agata a consegnare una targa alla Fenice. Sapete cosa c’era scritto nella targa? Mi viene da ridere. Mettetevi le cinture di sicurezza: ‘LFA Reggio Calabria, non ti fermare, il sogno durerà’. Solo poco prima però aveva detto che la Reggina non può vivacchiare. Vorrei sapere, tra l’altro, nome e cognome del dirigente che gli ha detto che il Comune può comprare il marchio, che comprerebbe coi soldi nostri, non come Bandecchi, che lo comprerebbe coi soldi suoi. Falcomatà e Brunetti praticamente sono andati al Sant’Agata a ridere, Brunetti se la rideva. Doveva pagare per le responsabilità, ma se la ride. E dico a Brunetti: fai i nomi. Io li faccio. A me hanno detto che tu dici ‘quello che fa le dirette’. No, fai i nomi, sennò sei un codardo e un coniglio“.

Condividi