Saladini e la grana Meglioquesto: debiti, guerra CdA e presidi dei dipendenti per gli stipendi

Le ultime sulle vicende dell'ex patron della Reggina Felice Saladini e della sua azienda, Meglioquesto, sospesa dalla borsa

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Felice Saladini è scomparso dai radar. Un anno fa, di questi tempi, si andava già esaurendo quella dose di illusione – poi diventata delusione e rabbia – che gli ha permesso di campare di rendita per quasi una stagione, accumulando debiti a costo di vivere un anno da leone, tra Inzaghi, calciatori importanti, Granillo pieno e sogno Serie A.

Tutto svanito, ma non solo nel calcio e per la Reggina. Perché, in attesa di capire cosa ne sarà dopo la sentenza della Corte d’Appello, c’è in ballo anche la sua azienda, la Meglioquesto, qualche settimana fa sospesa dalla borsa. Ora, ad aggiornare circa i nuovi problemi, è il quotidiano MilanoToday. “Stoppata l’acquisizione della disastrata Cds (dove rischiano il posto in 300) oggi parte la guerra per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Le banche creditrici, Profilo e Fideuram su tutte, cercano garanzie: in ballo debiti per 30 milioni, si legge.

“Sono due le battaglie che si combattono il 14 maggio nel gruppo Meglioquesto, la società milanese di call center e digital marketing fondata dall’imprenditore Felice Saladini e finita in brutte acque nel 2023 con tanto di sospensione dalle quotazioni delle azioni in borsa dopo aver perso quasi tutto il loro valore”, continua il quotidiano.

“La prima è per il rinnovo del consiglio d’amministrazione della capogruppo, decaduto dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri, e si svolgerà in assemblea dei soci; la seconda è per lo stipendio e il posto di lavoro e la affronteranno in presidio i dipendenti della Customer digital service (Cds), una società che si potrebbe definire ‘cugina’ di Meglioquesto, dato che è un’altra creatura di Saladini dalla quale se n’è (teoricamente) separato nel 2023″.

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