Salvini e Musumeci, parole durissime contro la Magistratura: “se gli mettono le microspie…”

I due Ministri Salvini e Musumeci esprimono parole durissime contro la Magistratura in relazione al caso Giovanni Toti

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Salvini e Musumeci tuonano contro la Magistratura! Parole durissime dei due Ministri in relazione alla vicenda Toti“La magistratura faccia quello che deve fare, ma se ogni indagato si dimette l’Italia si ferma domani”, le parole di Salvini alla Reggia di Venaria, nel Torinese, rispondendo a chi gli chiede della vicenda giudiziaria che ha portato agli arresti domiciliari del governatore della Liguria.“Vorrei sapere – ha aggiunto il leader leghistase ci fossero microspie negli uffici di qualche magistrato, per quanto tempo continuerebbe a fare il magistrato“.

Musumeci: “c’è una minoranza che è rimasta comunista”

Gli fa eco Nello Musumeci, ex Governatore della Regione Sicilia e ora Ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare: “la magistratura per la grande maggioranza è fatta da persone equilibrate, perbene, che guadagnano bene ma vogliono fare il proprio dovere. Poi c’è una minoranza, che si è formata nelle università, nelle organizzazioni giovanile di estrema sinistra, che è rimasta comunista. Si alimentano alla fonte del rancore, del pregiudizio nei confronti di chi di sinistra non è. È risaputo”, ha detto Musumeci.

“O torniamo a rivendicare il primato della politica, o altrimenti la magistratura continuerà ad avanzare su un terreno che non è suo e la politica continuerà ad avere il complesso dell’arretramento. Da trent’anni a questa parte la magistratura avanza acquisendo spazi che non sono suoi. Se avanza la magistratura arretra la politica. La politica – ha aggiunto – ha perso la sua autorevolezza, delegando alla magistratura compiti che sono propri della politica. E se uno dei due ordinamenti arretra, l’equilibrio su cui si regge la democrazia viene meno”.

Per Musumeci, la colpa non è solo della “magistratura politicizzata”. Lo squilibrio è anche per “responsabilità anche della politica che negli ultimi venti anni ha perso l’orgoglio del proprio ruolo: anche all’interno della classe politica c’è qualche mela marcia, ma per eliminarla non dobbiamo aspettare che arrivi la procura della Repubblica, è la stessa politica che deve avere il coraggio di isolare la mela marcia; perché quando arriva la magistratura il male è già fatto – ha aggiunto – Lo stesso vale per la magistratura. La maggior parte della magistratura equilibrata deve neutralizzare chi è ancora convinto di poter utilizzare un’arma così sofisticata qual è quella della magistratura per vendicare chissà quali complessi culturali e mentali”, ha concluso.

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