SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale e Confedilizia provinciale hanno mantenuto fede agli impegni assunti qualche mese fa ed hanno depositato, presso il Comune di Scilla, il nuovo Accordo Territoriale per i contratti di locazione a canone concordato. La firma dell’Accordo è arrivata dopo un percorso di incontri presso il palazzo comunale che hanno visto confrontarsi, da un lato, la terna commissariale composta da Antonia Maria Grazia Surace, Antonella Regio e Carla Fragomeni, coadiuvata dal personale tecnico di supporto all’Ente e, dall’altro, le OO. SS. rappresentative di proprietari e inquilini, presenti con Carmen Russo-Calveri, Presidente Confedilizia RC, Francesco Alì, Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria, Agostino Rua (Sicet-Cisl RC) e Gaetana Pesce, Presidente Uniat-Uil Calabria.
Le parole dei sindacalisti
“L’intesa per il rinnovo dell’Accordo Territoriale, raggiunta dopo un attento ed articolato lavoro di studio e confronto – hanno affermato i sindacalisti – tiene conto dei cambiamenti socio-economici degli ultimi anni, dell’impoverimento delle famiglie, delle novità introdotte dal D.M. 16 gennaio 2017 in forza del quale è possibile stipulare contratti di locazione, a canone concordato, per esigenze abitative ordinarie, transitorie e per quelle degli studenti universitari. Abbiamo ragionato anche della necessità di allineare, nei Comuni della fascia tirrenica reggina, sia i canoni che vantaggi fiscali. Per questo motivo – hanno sottolineato i sindacalisti – abbiamo già depositato un Accordo a Palmi e stiamo lavorando a nuove intese nei Comuni con caratteristiche socio-economiche e di sviluppo analoghe”.
Soddisfazione, dunque, per il lavoro realizzato per Scilla, “il nuovo Accordo Territoriale – riferiscono le OO. SS. – introduce importanti agevolazioni economiche. Agli inquilini consentirà di avere un’offerta di alloggi con un canone di locazione inferiore a quello del mercato privato. Ai proprietari permetterà di godere di una serie di agevolazioni fiscali”. Più precisamente, “per i proprietari che sceglieranno di aderire all’Accordo, ed otterranno l’attestazione di conformità prevista dalla legge da parte di una delle OO. SS. firmatarie, è prevista l’aliquota IMU ridotta del 25% rispetto a quella deliberata dal Comune per le locazioni, la possibilità di utilizzare il conveniente regime della cedolare secca al 10% che sostituisce l’Irpef e le relative addizionali comunali e regionali, oltre all’imposta di bollo e a quella di registro da pagare sui canoni di locazione per la registrazione del contratto. Per gli inquilini ci sarà una detrazione fiscale di 495,80 euro per i redditi inferiori a 15.943,71 e una di 247,90 euro per i redditi inferiori a 30.987,41, oltre che un canone di locazione agevolato. E non sarà applicata alcuna maggiorazione del canone sulla base dell’indice ISTAT. Insomma, uno scambio equo che avvantaggia tutte le parti contraenti”.
Le OO. SS. hanno “apprezzato l’attenzione rivolta alle politiche abitative dalla Commissione Straordinaria”. Ora “occorre tenere aperto il tavolo di contrattazione e il dialogo avviato, verificando concretamente la possibilità per il Comune di integrare le agevolazioni previste dalla legge, attraverso l’accordo sindacale, attraverso nuove agevolazioni comunali, per il riconoscimento di premialità e incentivi di competenza degli Enti locali, per fornire a proprietari e inquilini un sostegno ulteriore in un momento economico difficile”.
Per le OO. SS. l’Accordo è “Un nuovo impulso all’affitto a canone sostenibile perché introduce elementi consistenti di riduzione del canone per renderlo più aderente alle condizioni economiche del territorio, la possibilità di favorire una reale contrattazione tra le parti, veri e propri vantaggi economici diretti per proprietari e inquilini. E, come è del tutto evidente, ci saranno maggiori entrate anche per il Comune che potranno trasformarsi in nuovi servizi per i cittadini e i turisti”. Su questo terreno, hanno concluso le OO. SS. “rimaniamo disponibili a presentare nuove proposte perché l’intesa sottoscritta rappresenti un pezzo importante della politica per la casa a Scilla, con l’obiettivo ambizioso di rafforzare la crescita e lo sviluppo del territorio nella legalità ed ambire finalmente ai riconoscimenti nazionali e internazionali che Scilla merita”.
La Commissione Straordinaria, oltre a manifestare disponibilità e attenzione verso i temi affrontati con l’accordo sindacale, ha espresso l’interesse a proseguire il dialogo intrapreso e a verificare la possibilità di accogliere le richieste già avanzate dalle organizzazioni sindacali.