Sicilia: auto blu per fini privati, divieto di dimora per Giovanni Miccichè

A Miccichè, inoltre, i magistrati contestano di aver confermato le false missioni di servizio dichiarate da Maurizio Messina

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Su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, il G.I.P. del Tribunale del capoluogo, ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di Miccichè Giovanni (detto Gianfranco), ex Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e deputato regionale, destinatario del provvedimento di divieto di dimora nel comune di Cefalù, nonché nei confronti di Messina Maurizio, assistente parlamentare con funzioni di autista del Miccichè, destinatario del provvedimento di obbligo di dimora nei comuni di Palermo e Monreale.

Il parlamentare avrebbe usato per fini personali l’auto che gli era stata assegnata per svolgere le funzioni istituzionali. A Miccichè, inoltre, i magistrati contestano di aver confermato le false missioni di servizio dichiarate da Maurizio Messina, dipendente Ars che gli faceva da autista. Una truffa che avrebbe portato nelle tasche di Messina indennità non dovute per 10.736 euro.

Con la medesima ordinanza, eseguita in data odierna dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, è stato disposto anche il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 24.000 euro, quale profitto dei reati di peculato, truffa aggravata ai danni dell’Assemblea Regionale Siciliana e false attestazioni sulla presenza in servizio del dipendente pubblico, a vario titolo contestati.

Il provvedimento è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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