L’attenzione del Cinema italiano verso le Barche a Vela dello Stretto, protagoniste in un film

Le imbarcazioni dello Stretto Rhegion ed Aurelio l protagoniste sui set del Cinema: dopo "I Leoni di Sicilia", ora compaiono in Sandokan

  • Aurelio I - Vibo Pizzo
  • Reghion 1 Le Castella
  • Reghion 2 - Tropea
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StrettoWeb

E’ il set del nuovo Sandokan stavolta ad ospitare le nostre imbarcazioni strettesi Rhegion ed Aurelio l dell’Associazione Culturale Vele Tradizionali Mediterranee di Fabulanova, che è ancora una volta protagonista di grandi produzioni cinematografiche. Dopo “I Leoni di Sicilia”, girato in Sicilia per Lotus Production, visto sugli schermi di Disney Channel, è adesso Luxvide con Rai Fiction e Calabria Film Commission a realizzare il nuovo ed atteso Sandokan, dove per le scene in mare, sono state scelte anche le nostre imbarcazioni costruite nello Stretto e che ancora navigano nonostante sia sempre più difficile trovare i Maestri d’Ascia e gli appassionati che mantengono i legni marini con cura e passione, per non far estinguere questa tradizione millenaria.

Caratteristiche delle imbarcazioni

La Rhegion, imbarcazione di 4,50m stile gozzo, costruita agli inizi degli anni ’60 ad Ali Terme (ME) e restaurata presso il Cantiere Nautico Cotroneo al Porto di Reggio dal Maestro d’Ascia Felice Cotroneo e da Fulvio Cama che è anche l’armatore, e l’Aurelio l, gozzo bagnarese di 5,00m dell’armatore Alessandro Nappa, anche questa restaurata presso lo stesso cantiere, hanno girato le scene in mare a Le Castella, Tropea e Vibo Pizzo. E’ stato necessario intervenire con alcune modifiche sulle barche per renderle nello stile delle imbarcazioni dell’Oceano Indiano, dove è ambientato il film, anche se l’armo velico è rimasto fondamentalmente a vela latina.

La sfida è stata accettata, anche se da queste parti si è gelosissimi delle proprie imbarcazioni e ogni modifica che esula dal mantenimento delle loro caratteristiche, viene sempre accettata con difficoltà perché ormai queste sono le ultime barche in legno rimaste e presto non ne esisteranno più.

La soddisfazione di Fulvio Cama

“La macchina cinematografica messa su da Luxvide è veramente colossale, tutti gli operatori dei vari settori sono stati straordinari e bravissimi ed anche la loro ospitalità è stata fantastica”, rivela Fulvio Cama, il coordinatore del progetto che ha interagito con scenografi e tecnici, per la migliore riuscita delle scene.

E dopo Sandokan, Fulvio Cama quest’anno riproporrà il “Viaggio sulla rotta dell’Ossidiana”, la cui Prima Edizione 2020, è stata realizzata con la barca a vela latina della flotta Vel.Tra.Med. “Nonna Silvana” di Carmelo Iannò (Campioni d’Italia 2022). L’evento ha riscosso un grande successo, ripercorrendo una rotta dallo Stretto alle Eolie, che con imbarcazioni a vela e remi, già nel Neolitico si faceva per il commercio dell’Ossidiana.

La prima edizione, attraverso gli spettacoli del Cantastorie reggino a Catona, punto di partenza, al Castello di Milazzo, tappa di passaggio e a Lipari, tappa finale ha lanciando un messaggio di rispetto dell’ambiente e del Mare soprattutto, che purtroppo vediamo ogni giorno sempre più in grave crisi dovuta allo sfruttamento dell’uomo.

Qualsiasi attività che può essere utile a non far estinguere le nostre tradizioni millenarie, va assolutamente incentivata e perseguita, sia esso un evento culturale, artistico, sociale o anche cinematografico e per questo che cerchiamo di avere visibilità in un mondo oramai confuso e artificiale, dove bisogna riappropriarsi dell’arte dei padri, perché l’ I.A. arriva prepotente e sta venendo a prenderci senza doverla noi andare a cercare.

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