Autonomia, quella dichiarazione di Bonaccini (quando Schlein era sua vice)

Cosa diceva due anni fa, sull'Autonomia Differenziata, il Governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che all'epoca aveva Schlein come vice

StrettoWeb

Che l’Autonomia l’abbia approvata la Sinistra oltre 20 anni fa è fatto risaputo. Che ora la contrasti, a due giorni dagli ultimi fatti, pure. Ma è anche vero che tra le Regioni più “agguerrite” sul tema, solo qualche anno fa, c’era l’Emilia Romagna. Guidata dal Centro Sinistra. Governatore? Stefano Bonaccini. Vice? Elly Schlein, l’attuale segretaria nazionale del Partito Democratico, tra le più battagliere all’Opposizione.

Lo stesso Bonaccini, oggi, così afferma. “Questa Autonomia è veramente un bluff, fatta unicamente perché la Lega aveva bisogno di uno scalpo, visto che alle Europee ha perso più di un terzo dei propri voti e con la candidatura di Vannacci la stanno spostando direttamente all’estrema destra”.

Le parole di due anni fa

Riavvolgiamo il nastro. Aprile 2022. Due anni fa. Bonaccini Governatore, Schlein sempre vice, anche se ancora per poco. Così diceva Bonaccini. L’autonomia differenziata è una opportunità “prevista dalla nostra Costituzione che noi vogliamo cogliere. Abbiamo avvertito bene il rigurgito centralista in questi anni, anche nel mio partito, soprattutto da quella parte della politica che si è misurata poco con i problemi concreti della pandemia”.

Queste le indicazioni di allora di Bonaccini: “legge quadro nazionale, coinvolgimento di Parlamento e Consigli regionali, determinazione dei Lep, i Livelli essenziali di prestazione da garantire allo stesso modo da Nord a Sud, accordo con tutte le Regioni sul quadro finanziario, perché, anche qui lo ripeto ancora una volta, non abbiamo mai chiesto un euro in più allo Stato ma solo di poter gestire le risorse già assegnate ora rispetto alle materie di cui chiediamo la gestione diretta. Siamo anzi convinti che potrebbero esserci dei risparmi. Perché vogliamo fare meglio e bene. Questi elementi, ne siamo convinti, potrebbero sbloccare l’impasse”.

Ma è al Governo che Bonaccini chiede “quale iniziativa intenda assumere a fronte di questo, ci dica cosa intende fare per non rendere questa l’ennesima proposta di un percorso inconcludente”. In merito a quest’ultima dichiarazione di allora, pare che la risposta dal Governo sia arrivata. Ma adesso, però, non va più bene a lui e alla sua ex vice.

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