Cresce in modo preoccupante il numero delle famiglie che lottano per il diritto ad una casa dignitosa, per questo il Sunia nazionale ha lanciato un appello, in difesa del diritto all’abitare in Italia ed in Europa, ai candidati alle elezioni europee, ai partiti politici ed ai rappresentanti delle Istituzioni, chiedendo loro che si impegnino a sostenerle e portarle avanti.
Francesco Alì, Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria, ha illustrato il documento al Senatore del PD Sandro Ruotolo, candidato alle elezioni europee: “le iniziative assunte dal Parlamento europeo possono condizionare le politiche dei Governi. Per questo abbiamo già avviato un’interlocuzione proficua con i Sindacati, a partire dallo IUT e dalle Organizzazioni che a livello europeo si occupano del tema abitativo dalla parte degli inquilini, dei senza tetto, dei piccoli proprietari e di quel vasto mondo di precari, studenti, lavoratori, migranti, donne e uomini a basso reddito che hanno diritto ad un’abitazione dignitosa e che, in Italia e in Europa, sono sottoposti a processi di emarginazione. Tuttavia, è necessario che i parlamentari europei, i candidati e i partiti che li sostengono abbiano piena consapevolezza di queste tematiche perché riteniamo che il tema del diritto all’abitare sostenibile, troppe volte sottovalutato, abbia un’attenzione adeguata nell’ottica di un’Europa sociale e dei diritti”.
Inoltre, “consideriamo indispensabile il processo di riduzione dei consumi e degli sprechi energetici che interessa il patrimonio edilizio residenziale pubblico e privato, come da recente direttiva votata dal Parlamento europeo e che si sostengano in questa transizione, assolutamente necessaria, i piccoli proprietari a basso e medio reddito che nel nostro Paese rappresentano una parte rilevante della proprietà edilizia. Altro aspetto centrale è quello della rigenerazione urbana che deve essere anche sociale e ambientale. C’è un patrimonio pubblico di immobili inutilizzati o sottratti alla criminalità che vanno recuperati per dare risposte a chi la casa non ce l’ha. Non serve altro spreco di suolo”.
Alì ha infine sottolineato: “vivere senza una casa è sinonimo della coesistenza di tante povertà: materiale, economica, affettiva, di relazioni e di progetti che generano sofferenze psicofisiche, insicurezza, emarginazione. Ma l’accesso alla casa è una componente essenziale di una serie di valori strettamente legati al pieno sviluppo della persona umana tutelato dalla Costituzione: famiglia, scuola, salute e lavoro, nessuno dei quali sarebbe pensabile se mancasse il presupposto di una casa in cui vivere. Per queste ragioni la nostra richiesta è quella di far vivere concretamente questo documento e di firmare e sostenere anche i quattro quesiti referendari della Cgil sul lavoro che deve essere tutelato in quanto diritto costituzionale. Deve essere quindi sicuro, dignitoso, ben retribuito e stabile”.
Sandro Ruotolo si è impegnato a sostenere il documento: “l’emergenza in un Paese come l’Italia si chiama diritto alla casa. L’appello del Sunia lo firmo con convinzione perché interviene su un tema che fa fatica a entrare nella campagna elettorale perché il Governo nasconde la realtà. La destra colpisce i morosi incolpevoli, nega il sostegno agli affitti, butta i soldi in infrastrutture inutili come il ponte sullo stretto piuttosto che sostenere un grande piano di rilancio dell’edilizia popolare. Non può reggere un Paese dove anziché colpire la povertà si colpiscono i più poveri: l’abolizione del reddito di cittadinanza e il no al salario minimo ne sono il manifesto politico. L’Europa che abbiamo in testa è quella della giustizia sociale, della riduzione delle divergenze territoriali, del sostegno ai giovani che nel Sud continuano a chiedere strumenti per emanciparsi sul piano sociale a partire dalla scuola, dal lavoro e dalla casa”.