Cantieri di servizio, Gioveni: “Messina non ammessa ai finanziamenti perché inadempiente”

Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, esprime il suo totale "disappunto per la superficialità con cui l’Amministrazione Basile ha gestito la progettualità dei cantieri di servizio"

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“Il Comune di Messina escluso dai finanziamenti per l’avvio dei nuovi cantieri di servizio perché inadempiente sulla piattaforma Caronte”. Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, esprime il suo totale disappunto “per la superficialità con cui l’Amministrazione Basile ha gestito la progettualità dei cantieri di servizio, sprecando questa importante e tanto attesa occasione per centinaia di cittadini disoccupati”. Dopo aver sollecitato in più occasioni l’avvio di una interlocuzione con la Regione per la ripresa dei cantieri – spiega Gioveni – finalmente nel settembre 2023 il Comune aveva aderito all’avviso della Regione, ma dopo qualche mese il responso dell’iter avviato è davvero disarmante: Messina non ammessa al finanziamento per l’inadempienza su Caronte“, rimarca.

Caronte – ricorda il consigliere – è il sistema informativo integrato per la raccolta, la gestione e la trasmissione delle informazioni relative ai progetti d’investimento finanziati nell’ambito dei fondi FSC della Regione Siciliana! Quindi, dando per scontato che chi di dovere a Palazzo Zanca conosceva la gestione amministrativa e tecnica delle procedure, cosa non ha funzionato? Chi ha sbagliato? – si chiede amareggiato l’esponente di FdI. Non è assolutamente accettabile, soprattutto per le circa 500 famiglie che avevano già lavorato nei cantieri, questa doccia fredda giunta con un comunicato del 4 aprile scorso da parte dell’Assessorato regionale alle politiche sociali – stigmatizza indignato il consigliere comunale – perché per loro le aspettative erano tante e che invece sono state totalmente disattese! A questo punto – conclude Gioveni – si rendono necessarie delle spiegazioni nell’opportuna Commissione consiliare (che chiederò di convocare urgentemente) da parte dell’assessore Calafiore e di chi, dal punto di vista amministrativo, aveva l’onere di vigilare e gestire minuziosamente tutte le procedure che avrebbero potuto dare una buona boccata d’ossigeno a tanti padri di famiglia“.

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