Catanzaro, si pensa a un nuovo stadio (fuori città) con centro sportivo al “Ceravolo”: il piano di Noto

Le parole del Presidente Noto a margine di un convegno: così il patron del Catanzaro propone l'idea di un nuovo stadio fuori dal caos della città

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Catanzaro senza sosta. Sarebbe potuta essere una estate più tranquilla, per la proprietà, dopo le ultime due incredibili stagioni. La sconfitta con la Cremonese in semifinale playoff è stata ben digerita, anche perché la Serie A non era l’obiettivo principale e immediato del club, che ci ha provato e che ha sognato, prendendo tutto ciò di buono in più che è arrivato oltre la salvezza.

Ma la volontà del Presidente Noto era diversa, a conclusione della stagione: confermare Vivarini e Magalini, forte dei contratti. Non sarà così. Nel calcio moderno, lo ha fatto capire lo stesso patron a chiare lettere, evidentemente non contano più, o non più di tanto. I due vogliono andare, sono corteggiati, ma c’è da evitare il braccio di ferro. Per questo, dopo l’avvicendamento Foresti-Morganti nel ruolo di DG, il club è alla ricerca di un nuovo DS e di un nuovo allenatore. Rumors, sondaggi e trattative non mancano.

Non solo campo

Però il Catanzaro non pensa solo al campo e al presente, ma volge lo sguardo anche più avanti. Oltre ad essere una società seria, sana e in salute, ora ha dalla sua anche i risultati sportivi e la programmazione verso traguardi che dalle parti del capoluogo calabrese mancano da troppi anni. E, si sa, la pianificazione passa dalle infrastrutture, soprattutto stadio e centro sportivo. Proprio di questo ha parlato Floriano Noto, intercettato dai giornalisti a margine del convegno convegno “Lo stadio, fenomeno urbano e opera di architettura”.

Il Presidente non ha nascosto l’idea di un nuovo stadio, ma fuori città, fuori dal caos del centro: “per me lo stadio deve essere fuori città perché ha bisogno di spazi e parcheggi. Il costo per una nuova viabilità e parcheggi multipiano in città non compensa i benefici di avere l’impianto in una zona periferica di Catanzaro. Così facendo, si potrebbe anche attrarre un bacino d’utenza più ampio. L’impianto fuori città è la soluzione migliore.  La struttura stessa ha pochissime vie di esodo e accesso, il che rende necessario arrivare due o tre ore prima dell’inizio della partita, cosa che non trovo giusta”.

Gli fa eco il Sindaco Fiorita, il quale pensa al fatto che l’attuale stadio “Ceravolo” possa diventare centro sportivo, altro tema caldo della gestione Noto da ormai un po’ di tempo: “dove c’è adesso lo stadio vedrei bene il centro sportivo. In questo modo ne potrebbe trarre vantaggio l’intera città, in particolare i commercianti del posto. Abbiamo dieci squadre e oltre 300 persone che si sposterebbero tutti i giorni. Il centro sportivo al servizio della collettività farebbe da indotto alle attività commerciali del quartiere se fosse fruibile sette giorni su sette”.

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