Il centro storico di Cassano all’Ionio nel degrado: “il Comune lo ha abbandonato”

La denuncia di ArticoloVENTUNO: "l’Amministrazione Comunale pensa bene d’investire somme ingenti in cemento"

StrettoWeb

L’associazione ArticoloVENTUNO con Francesco Paternostro ed Antonello Avena, negli ultimi giorni ha inteso incontrare i cittadini residenti nel Centro storico di Cassano “per toccare con mano l’incuria ed il degrado ambientale- igienico sanitario. Ormai sono anni che su questo scorcio di territorio persiste questa condizione: tante sono le erbacce, escrementi di ogni tipo, incuria totale e tutto ciò è uno schiaffo alla dignità ed alla salute dei cittadini”.

“E’ un’offesa soprattutto alle tante famiglie che hanno investito gran parte del loro patrimonio per vivere ed abitare le dimore presenti nella parte antica della Cittadina e non meritano, nel modo più assoluto, questo trattamento. Salvaguardare il Centro storico significa dare valore al passato, conservare le nostre radici e recuperare la memoria e non può diventare un teatro dell’indifferenza più totale”.

“Oggi c’è un abbandono evidente e ci rendiamo conto che ci sono situazioni al limite dell’umanità: in tanti edifici vediamo abitare numerosi nuclei di nostri fratelli migranti in condizioni igienico-sanitarie pessime che poi compromettono anche l’ambiente circostante. Tante iniziative potevano interessare questa parte di territorio, dalla semplice tinteggiatura dei vicoli all’ideazione di un percorso tale da valorizzare e mettere in luce le Chiese, i vicoli e gli scorci del passato ed invece l’Amministrazione Comunale pensa bene d’investire somme ingenti in cemento, tanta propaganda ed in asfalto posto sopra una rete idrica e fognante fatiscente”.

“Pioggia di milioni di euro, anche con il Pnrr, sono arrivati nelle casse comunali ma oltre il semplice abbattimenti di qualche manufatto, non si è mai pensata ad una seria programmazione a lungo termine. Zero programmazione ed interesse verso una zona che per la sua bellezza meriterebbe un’attenzione fortissima. Si pensa piuttosto ad anfiteatri, ad abbattere scuole e ricostruirle negli stessi spazi solo per il gusto di cadere nella misera e povera propaganda. I cittadini sono stufi di questa situazione: una delle pagine più nere della storia di Cassano”.

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