L’ira del Comitato Gallico-Sambatello: “nessun Consigliere alla nostra assemblea”. La beffarda motivazione

All'Assemblea del Comitato Gallico-Sambatello, ampiamente preannunciata, non c'era nessun Consigliere Comunale: l'ira del movimento e le motivazioni

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“Sabato 22 giugno 2024, dalle ore 18.00 alle ore 20.30, si è svolta a Gallico Marina, nell’anfiteatro del Parco Cartella, una assemblea popolare dei cittadini della ex XI Circoscrizione Gallico – Sambatello”. Comincia così la nota del Comitato Gallico-Sambatello, imbufalito per l’atteggiamento della politica locale e dei consiglieri tutti, assenti all’assemblea. A far arrabbiare il Comitato è anche la motivazione dell’assenza, il “poco preavviso”, nonostante invece la riunione sia stata ampiamente preannunciata.

I problemi discussi

“Nei numerosi interventi si è discusso dei gravi e secolari problemi del territorio: la critica situazione della Via Marina e dell’adiacente arenile; il caotico traffico causato dai mancati interventi, quali quelli della costruzione dei ponti sul torrente Gallico e sul torrente Scaccioti (da anni è interrotta la circolazione tra Via Anita Garibaldi e la vicina Comunità di Archi); il mancato completamento della Via lungo il litorale del torrente Gallico, che avrebbe dovuto riunire Gallico Marina con la località di Prioli; l’abbandono ingiustificato della Scuola Media Boccioni e l’inutilizzazione della Palestra sportiva, destinata invece ad ammassare i migranti, trattati in maniera disumana e che invece meritano di essere allocati in case di civile abitazione (ve ne sono disponibili in città); l’insensata interruzione dei lavori di restauro dell’ex Cinema Enal chiuso da quasi sessanta anni”, si legge nella nota.

“Poi, l’ inesistente manutenzione e pulizia, da oltre un decennio, di tutte le strutture stradali e l’inesistenza di strutture sportive, culturali e sociali. E’ stato rimarcato anche il desolante stato di Sambatello, Diminniti e S Giovanni, addirittura privati da anni del vecchio collegamento con la montagna. Si è dato pure rilievo all’inspiegabile atteggiamento del Comune di Reggio Calabria che, dopo la malaugurata chiusura delle Circoscrizioni, è incapace di dare un ruolo a strumenti di democrazia e di partecipazione di cittadini di tanti ex Comuni, tra i quali Gallico e Sambatello, destinati a una condizione di avvilimento per la spoliazione delle loro ricchezze, a fronte dell’insufficiente fornitura dei servizi che l’Amministrazione Comunale deve loro dare e che invece riserva solo alle piazze e alle strade del Centro Storico”.

L’assenza della politica, la motivazione dell’assenza e il largo preavviso

“Sono intervenuti i sig.ri Vincenzo Caracciolo, Filippo Lanuzza, Domenico Richichi, Vincenzo Caridi, Francesco Manti, Stefano Morabito, Nanà Bertè, Nino Polito, Matteo Gangemi. Nessuno ha potuto rispondere ai quesiti posti, perché tutti, proprio tutti, gli amministratori della Città di Reggio Calabria erano assenti, sia quelli di maggioranza, sia quelli di minoranza. Solo i consiglieri Giuseppe Giordano, Antonino Malara e Giuseppe Marino hanno fatto sapere di essere impossibilitati a presenziare e i componenti della Giunta Municipale con il Sindaco hanno annunciato la loro mancata partecipazione perché erano stati invitati con “poco preavviso”!

“Eppure, la stampa aveva già dal 30 maggio 2024 messo nel giusto risalto la convocazione dell’assemblea Cittadina da parte del Comitato territoriale Gallico – Sambatello, ma forse i 32 componenti dello Staff del Sindaco non lo hanno mai informato di questo! Ancora, giorno 17 giugno 2024 erano stati messi a conoscenza il Sindaco e la Questura dell’evento e in data 19 giugno 2024 erano stati invitati per e-mail e per pec il Sindaco, i componenti della Giunta Municipale e tutti i consiglieri Comunali a partecipare e confrontarsi sui problemi con i cittadini della zona”.

“Il Comitato Territoriale Gallico – Sambatello e i cittadini intensificheranno le riunioni, l’approfondimento dei temi interessanti il territorio, proporranno soluzioni, chiedendo che i problemi, almeno quelli più pressanti, vengano affrontati e risolti dagli esponenti politici del Consiglio Comunale , che vengono pregati di uscire dallo stato di inerzia che li contraddistingue da molti anni per raffrontarsi con i cittadini da loro amministrati”, si chiude la nota.

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