Ultime battute prima del silenzio elettorale che, nella città di Corigliano-Rossano, sarà ancora più “forte”. In attesa della mezzanotte, la Coalizione per Flavio Stasi Sindaco spara le ultime cartucce. E lo fa ponendo l’accento sul grande numero di progetti che ha interessato – e intercettato – l’amministrazione in questi 5 anni. Corigliano-Rossano è, infatti, “la prima città per numero di progetti finanziati del PNRR, in Calabria e tra le città del mezzogiorno tra 60 mila e 100 mila abitanti, con 81 progetti finanziati: un numero impressionante”.
“Questo ci dicono i dati della Fondazione Openpolis, che da anni si occupa dell’analisi della spesa dei fondi pubblici, rilevando spesso le criticità nella spesa dei fondi strutturali soprattutto per quanto riguarda la Regione Calabria”. Lo spiega una nota della Coalizione che prosegue: “la seconda in Calabria per numero di progetti è Lamezia Terme con 32 progetti, circa 50 in meno. I due Capoluoghi di Provincia, cioè Cosenza e Catanzaro, sono fermi a 23 progetti e 37 progetti, per un ammontare di 23,3 milioni di euro Cosenza e 30,5 milioni di euro Catanzato, a fronte di 85,3 milioni di euro intercettati da Corigliano-Rossano. Se a questi si aggiungono i fondi strutturali europei che non ricadono nel PNRR si arriva ad oltre 100 milioni”.
“Ma il dato di Corigliano-Rossano è impressionante anche se si guarda alle altre regioni del mezzogiorno, se si prende la fascia del nostro comune, ovvero quello tra 60 mila e 100 mila abitanti. Potenza, che è capoluogo di Regione, si vede finanziati 47 progetti per un ammontare di 63 milioni di euro; Caserta, altro capoluogo di Provincia, 53 progetti per 76,7 milioni di euro. Lecce ha in corso 47 progetti per 63 milioni di euro. Se prendiamo in esempio i comuni non capolugo della stessa fascia, il paragone è impressionante: Corigliano-Rossano ha intercettato un numero di finanziamenti pari a 4 o 5 volte rispetto ad altri Comuni per un ammontare pari al doppio ed alle volte al triplo”.
“Questi dati sono pubblici ed accessibili a tutti, e dimostrano senza alcuna possibilità di smentita che il lavoro fatto in questi cinque anni dall’Amministrazione Stasi è semplicemente straordinario. Per altro mentre si attua la pianificazione e la progettazione europea, in questi cinque anni si è pensato anche riassettare la macchina comunale dopo la fusione, a garantire servizi primari in tante strade e contrade, a pagare oltre 50 milioni di euro di debiti, a ristabilire la legalità in tanti luoghi di abusivismo e così via”.
“Tutto questo rende evidente la ragione per cui l’Amministrazione Stasi fa paura: perché rappresenta un modello politico totalmente diverso da quello che ci ha governato per 40 anni, che ci ha lasciato un territorio ed una regione ultimi tra gli ultimi e che non ha mai dato una prospettiva di crescita e cambiamento, e magari adesso non vede l’ora di mettere le mani sugli enormi finanziamenti intercettati dal sindaco. Sabato votiamo tra passato e futuro – conclude la nota. “Fortunatamente sappiamo che la nostra comunità, esattamente come 5 anni fa, ha già deciso di non tornare indietro e di continuare a guardare al futuro.