Europee, Nesci e De Francesco i i candidati “pro vita” calabresi: i 6 punti del manifesto

Nesci e De Francesco, i candidati “pro vita” calabresi per le Europee: cosa è presente tra i punti cardine del manifesto del movimento

StrettoWeb

“Anche noi calabresi saremo chiamati alle urne giorno 8 e 9 giugno per scegliere i nostri prossimi rappresentanti al Parlamento europeo e, anche per questo appuntamento democratico, l’Onlus “Pro Vita e Famiglia” si è mobilitata per individuare quei candidati che condividono i valori della Vita e intendono promuovere la realtà della Famiglia naturale attraverso la sottoscrizione di un manifesto. In Calabria abbiamo ricevuto due importanti firme da parte dell’eurodeputato uscente, Denis Nesci per Fratelli d’Italia, e Luciana De Francesco, consigliere regionale sempre in quota Fratelli d’Italia”. Così il movimento in una nota.

I 6 punti del manifesto

Il manifesto “pro vita” si articola in soli sei punti in cui i candidati, qualora eletti al Parlamento europeo, si impegneranno a:

  • contrastare l’introduzione dell’aborto come “valore comune” nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea;
  • sostenere la famiglia naturale promuovendo la natalità e garantendo la conciliazione tra genitorialità e lavoro;
  • contrastare la pratica dell’utero in affitto;
  • contrastare l’ideologia gender e tutelare il diritto di libertà educativa per i genitori;
  • difendere le famiglie dalle politiche “green” fondate su un ambientalismo ideologico che impone oneri e tassazioni ingiustificate;
  • contrastare la iper-sessualizzazione e la iper-digitalizzazione dei minori.

“Per approfondire i sei punti sopra esposti e accennati, e per verificare le candidature “pro vita”, è possibile consultare il sito internet https://cambiaeuropa.provitaefamiglia.it/, a Denis Nesci (FdI) e Luciana De Francesco (FdI) va il nostro augurio e tutto il nostro sostegno affinché possano essere eletti all’Europarlamento e possano sostenere questo manifesto dentro le stanze delle massime istituzioni europee”, si legge ancora nella nota.

Condividi