La giornalista Vittoriana Abate al timone della rubrica “Le voci delle donne” su Raitre

Il format andrà in onda durante “Agorà Estate” su Raitre e sarà una sorta di viaggio nell’universo femminile

StrettoWeb

Giornalista e conduttrice di Raiuno, Vittoriana Abate lavora da ben 25 anni al fianco di Bruno Vespa a “Porta a Porta”. Ha approfondito il tema della violenza sulle donne e ha seguito i più intricati casi di cronaca nera e giudiziaria italiani. È sempre pronta per nuove sfide giornalistiche e per tutta l’estate sarà al timone della rubrica “Le voci delle donne”, ideata con Giovanni Alibrandi vicedirettore dell’approfondimento Rai, di cui è direttore Paolo Corsini.

Il format andrà in onda durante “Agorà Estate” su Raitre e sarà una sorta di viaggio nell’universo femminile con un faro sempre acceso sulla violenza di genere, stalking, gender pay gap, body shaming, revenge porn, il tema della natalità, la condizione lavorativa. Si occuperà di donne che faticano ad affermarsi nel lavoro per la difficoltà di conciliare carriera e famiglia. Non mancheranno le testimonianze positive di donne che ce l’hanno fatta.

La giornalista e i suoi approfondimenti sulle tematiche femminili

La giornalista si è sempre distinta per l’approccio equilibrato al tema del femminicidio e porta con sé il rigore deontologico imposto dal suo mestiere di cronista nonché l’interesse richiesto da queste drammatiche vicende. L’analisi del femminicidio pretende un linguaggio corretto scevro da ogni riferimento ad amori malati, follia, raptus, gelosia.

La narrazione deve essere fatta da professionisti specializzati

Professionisti che si occupano del fenomeno e dei temi sociali che vanno trattati inderogabilmente secondo le regole deontologiche che il codice etico del giornalista e del giurista impongono.  È l’auspicio della Presidente della Commissione bicamerale contro il femminicidio e ogni violenza di genere, l’onorevole Martina Semenzato, ben chiarito anche nella prefazione dell’ultimo saggio “Sulla pelle e nel cuore” scritto da Vittoriana Abate con l’avvocato, docente universitario e volto noto della tv Cataldo Calabretta. Il libro, edito da Graus, fornisce anche una chiave di lettura sociologica e giuridica del fenomeno.

La carriera di Abate

Vittoriana Abate si è laureata in Giurisprudenza a 23 anni nella sua Salerno e ha iniziato il suo percorso in Rai nel 1990 con Gigi Marzullo. Subito dopo ha lavorato a “Pomeriggio sul due”, “Ho bisogno di te” e “Racconti di vita”. Per quella che viene comunemente chiamata la terza camera del Parlamento italiano, il salotto di Bruno Vespa, Vittoriana segue i grandi casi della cronaca nera con molte incursioni giornalistiche nel variegato mondo della politica italiana.

Ha lavorato con Massimo Giletti a “L’Arena” ed è stata opinionista in vari programmi come “La vita in diretta”, “Uno Mattina”, “Storie Italiane”, “Weekly”. Ha condotto serate speciali targate Raiuno tra cui “In memoria di Giovanni Paolo II”, “Omaggio a Maria Callas” e molte altre.

Ma è il suo approccio al tema del femminicidio che porta con sé il rigore deontologico imposto dal mestiere del cronista e la curiosità intellettuale richiesta da un argomento da leggere necessariamente attraverso la lente di diverse discipline (e con una sempre più imprescindibile specificità e preparazione) che la contraddistingue e che l’ha fatta diventare una delle giornaliste Rai tra le più apprezzate e seguite dal pubblico tv; ma soprattutto più amate dal web.

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