In vista della ricorrente problematica estiva degli incendi nel territorio di Reggio Calabria in particolare, il “Movimento Amici della caccia” invita la popolazione “ad essere parte attiva per la prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi“. A rimando dell’ordinanza sindacale n.42 del 28.05.2024, “si ricorda che a salvaguardia delle zone a rischio incendio sul territorio Comunale è necessario non accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamme o elettrici per tagliare metalli nei boschi e nei terreni cespugliati; non usare motori, fornelli o inceneritori che producono faville o brace nei boschi o nei terreni cespugliati; non fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare pericolo immediato di incendio nei boschi, nei terreni cespugliati e nelle strade e nei sentieri che li attraversano; non abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive”.
I divieti
“Inoltre, ricordiamo anche per coloro che durante la stagione estiva sono dediti alle attività all’aperto a contatto con la natura – dice ancora il movimento in una nota – che è vietato parcheggiare auto nel bosco con la marmitta a contatto con l’erba secca; è vietato accendere fuochi sugli arenili, nelle fasce dunali o rocciose, ai margini e lungo le strade o ferrovie durante il periodo di massima pericolosità; l’accensione di fuochi all’interno del bosco è consentita solo per motivi di lavoro, adottando le dovute cautele; è vietato l’abbruciamento di ristoppie e altri residui vegetali; nei castagneti è consentita la pulizia del terreno da ricci, fogliame e felci, con combustione del materiale in piccoli cumuli; è consentito l’uso del controfuoco, a discrezione di chi dirige le operazioni di spegnimento; entro il 15 ottobre, i proprietari di terreni devono rimuovere ogni residuo vegetale che possa favorire incendi e devono tenere regolate le siepi e i rami lungo le strade; infine sempre i proprietari di terreni incolti o frontistanti strade devono provvedere alla pulizia delle aree”.
L’invito al buon senso
Gli Amici della Caccia pertanto, “auspicando inoltre l’intervento dei bioregolatori e cacciatori di selezione ai fini del controllo della specie Cinghiale nel nostro territorio oltre alla ripresa delle attività di allenamento e addestramento dei cani da caccia in territorio libero, rammentando che i cacciatori in generale sono le prime sentinelle ambientali e soprattutto le squadre di cacciatori di cinghiali sono dedite alla pulizia e ripristino delle aree di caccia, invitano la popolazione tutta ad applicare quei criteri di legge e di buon senso utili a contrastare la piaga degli incendi dolosi e colposi in connubio con gli agenti preposti alla vigilanza”, si chiude la nota.