Klaus Davi a StrettoWeb: “Sì, a Reggio mi ricandido con una lista speciale. Apprezzo Lamberti e spero nel Ponte, si può aprire una nuova stagione di sviluppo”

Klaus Davi parla a 360° ai microfoni di StrettoWeb e svela l'intenzione di ricandidarsi a Sindaco alle prossime elezioni comunali di Reggio Calabria

StrettoWeb

Klaus Davi ci riproverà. Alle prossime elezioni comunali di Reggio Calabria sarà ancora della partita: la notizia era nell’aria da tempo, ma oggi arriva la conferma dalla sua stessa vivavoce ai microfoni di StrettoWeb in cui il noto massmediologo si è espresso con la consueta brillantezza che lo ha sempre caratterizzato. Alle comunali dell’autunno 2020 rimase fuori per un soffio, circa 50 voti tra l’altro “scomparsi in una notte”, come lui stesso denunciò dopo le elezioni.

Da candidato Sindaco riuscì ad ottenere ben 4.417 voti, pari al 4,7% delle preferenze: in qualsiasi lista sarebbe stato il più votato in assoluto. La sua lista di sostegno, però, si fermò a 2.772 voti pari al 3,02%. In base ad un meccanismo elettorale complesso, avrebbe avuto bisogno di circa 55 voti in più per entrare in consiglio comunale.

Ma non mi voleva nessuno, Peppe. Non mi volevano né lo Stato né la mafia. E non farmi aggiungere altro. Avrei scombussolato tutto a Palazzo San Giorgio, la politica e gli apparati. Ecco perchè ero un rompiscatole, sia per la ‘ndrangheta che per lo Stato. Un magistrato della Dda mi disse una cosa che non dimentico mai, e che se ci legge se la ricorderà anche lui. Mi disse testualmente: ‘ricordati che a Reggio nulla è come sembra’. Se applichi questa massima alle mia non elezione…”.

Però fu comunque un risultato straordinario: a Reggio Calabria, uno svizzero omosessuale che fa il giornalista antindrangheta e da solo sfiora i 5 mila voti alle elezioni non si poteva neanche immaginare.

Non solo, ma a prescindere dal risultato per me è stata una fantastica avventura quella campagna elettorale per strada, con la gente e tra la gente. Per questo la vorrei rifare. Sento molto la voglia di riprovarci: considero Reggio la mia città adottiva, e se non mi ricandidassi tradirei questa città. Se sono andato così bene la prima volta, stavolta sento che posso fare meglio. In città mi conosce molta più gente, io vivo per strada, faccio la spesa, incontro tutti, non sono uno che se la tira…”.

Stavolta però ci saranno molti più candidati civici rispetto ad allora: in tanti si stanno muovendo in anticipo.

Beh, anche allora c’era Angela Marcianò. Comunque ci voglio provare, nonostante tutte queste candidature civiche che considero in ogni caso segnali positivi, in primis la discesa in campo di Lamberti che è senza ombra di dubbio il più forte e consistente. Ninni Tramontana, invece, è un personaggio che mi sembra più di respiro locale e che credo alla fine possa solo confluire con Lamberti. Reggio ha bisogno di uscire dalla sua autoreferenzialità, Lamberti è un personaggio di livello nazionale, ha una rete di contatti importanti e può trainare la città. Reggio ha bisogno di gente che sia conosciuta anche oltre il Pollino”.

E allora perchè anziché candidarti a Sindaco, non sposi il progetto di Lamberti e diventate entrambi più forti insieme?

Vediamo, non lo escludo, se ci sarà la volontà reciproca magari di tutti i candidati civici e non solo di due. Ancora c’è un bel po’ di tempo, il dialogo è aperto con tutti, io stimo e apprezzo Lamberti ma ad oggi vorrei fare qualcosa singolarmente, un secondo tentativo individuale, poi vediamo, vediamo cosa si può fare, le trattative arriveranno dopo, adesso è ancora presto e possiamo fare soltanto ipotesi a lungo termine”.

Disperdere il voto civico in mille rivoli potrebbe essere controproducente per tutti.

Non c’è dubbio, bisogna unire tutte le forze sane anche perchè le coalizioni saranno sempre le favorite. Il Centrodestra sarà a maggior ragione il super favorito per le prossime elezioni comunali di Reggio, poi ci sarà il Pd di Elly Schlein che non sarà più il Pd di prima e che sosterrà un candidato unitario con il Movimento 5 Stelle. A Reggio io da solo ho preso il doppio dei grillini, figuriamoci se vanno di nuovo da soli. Tra l’altro dai discorsi di Conte vedo che vogliono un accordo col Pd per pesare di più, e penso che lo faranno. Di certo la sinistra sarà sfavorita dall’esperienza distruttiva di Falcomatà, dopo questa gestione catastrofica non credo che saranno ancora competitivi”.

Che tipo di idee e proposte vorresti portare per Reggio?

Ci sto già pensando e ho un’idea particolarmente importante: nella mia lista vorrei dare un respiro internazionale, vorrei coinvolgere qualche importante startupper israeliano, qualche genio della tecnologia che decide di darmi una mano per aiutare i ragazzi di Reggio, sai bene che Israele è all’avanguardia mondiale per la tecnologia. E poi Reggio ha un legame speciale con il mondo ebraico e dovrebbe valorizzarlo: Israele è stata fondata da Aschenàz, c’è una grande tradizione legata a Reggio. Nonostante i venti di guerra, il futuro del Sud è nel Mediterraneo: da sempre ai margini dello Stato Italiano e non certo per colpa di Giorgia Meloni, il meridione deve ritrovare un ruolo di player nel Mediterraneo che ha avuto in passato, basti pensare che nel ‘500 la Calabria era la prima esportatrice al mondo di seta, internazionalizzava i suoi prodotti locali, commerciava con Spagna e Nord Africa. Ecco, penso a una lista di respiro internazionale, ovviamente anche con professionisti locali ma che possa proiettare la città oltre lo Stretto”.

A proposito dello Stretto: il Ponte sta già animando il dibattito di queste europee, e certamente lo farà ancora di più alle comunali.

Io sono molto favorevole, è una grande occasione di dare un segnale positivo al mondo intero, sto male a pensare che reggini importanti sono andati in televisione a dire che il Ponte non si può fare perchè c’è la mafia… Ma quanto puoi voler male alla tua terra per dire una cosa del genere in televisione? Così pugnalano Reggio, tutta la Calabria e tutto il Sud. Noi dobbiamo vincere la sfida del Ponte, perchè cambierebbe il paradigma del Sud arretrato e povero: darebbe sviluppo economico, lavoro, crescita, turismo. Lo fa Salvini? E allora, chi se ne frega… Non è una questione personale, sarebbe una svolta di vitalità per tutto il Sud dell’Italia. Ma davvero nel Paese di Leonardo c’è qualcuno che pensa che non si possa fare un Ponte dal punto di vista tecnologico? Io davvero i No Ponte non riuscirò mai a comprenderli…”.

Hai parlato di turismo: in città è iniziata una nuova stagione con i voli di Ryanair.

Occhiuto ha fatto un’operazione straordinaria, un grande risultato. Ha dato una scossa e ha smentito i suoi predecessori, soprattutto gli amministratori locali, che ci avevano detto per anni che qui Ryanair non poteva atterrare solo per giustificare i loro fallimenti politici. Adesso cogliamo l’opportunità dataci da Occhiuto, o anche lì c’è qualcuno che mugugna? Basta piangersi addosso! Si può aprire una stagione positiva per Reggio con Ryanair, il Ponte… Ovviamente il Centrodestra sarà ulteriormente avvantaggiato da questi successi, con la spinta del governo nazionale e regionale, le carte del Ponte e di Ryanair che sono fatti concreti che portano benefici e raccoglieranno consenso, ecco perchè la coalizione arriverà super favorita alle elezioni e sarà difficile da battere”.

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