Liste d’attesa in Calabria: anziani sempre più trascurati, la salute non ha prezzo (né età)

"Ci sarebbe una legge puntualmente disattesa, che potrebbe in qualche modo andare incontro al bisogno di salute"

StrettoWeb

Gli anziani calabresi sono lasciati sempre più soli. Le loro richieste di cura vengono tradite da una sanità che diventa sempre meno pubblica, sempre meno accessibile, sempre meno universalistica. In una regione come la Calabria, dove il 26% delle persone sono costrette a rinunciare alle cure, questo è ancora più inconcepibile.

“Quando, poi, ci sarebbe una legge puntualmente disattesa – aggiunge il Segretario generale Uilp Calabria Francesco Debiase, che potrebbe in qualche modo andare incontro al bisogno di salute, contraendo uno dei mali storici della nostra terra, ovvero le liste d’attesa.  Per questo, come Uil Pensionati Calabria denunciamo con fermezza l’inaccettabile inadempienza della Regione Calabria nell’applicazione della Legge 124 del 1998″.

“Questa legge, concepita per garantire un accesso equo e tempestivo ai servizi sanitari, prevede la possibilità di richiedere prestazioni di turno a pagamento, ma a carico del servizio pubblico, ove la prestazione sanitaria da erogare, vada ben oltre il termine indicato nell’impegnativa”.

“Tuttavia, la mancata applicazione di questa norma rappresenta una grave ingiustizia per i calabresi in generale, ed in particolare per il tessuto sociale più debole ovvero i pensionati, che si vedono negare un diritto fondamentale alla salute e all’assistenza sanitaria. Continuare a ignorare una legge che dovrebbe fungere da ancora di salvezza per tanti cittadini, soprattutto anziani, costretti ad affrontare lunghe liste di attesa per cure mediche essenziali è sconcertante”.

“Questa negligenza costringe molti pensionati a pagare di tasca propria per ricevere cure in tempi ragionevoli, o ad attendere mesi, se non anni, per prestazioni che potrebbero essere erogate più velocemente se la legge fosse applicata correttamente. Tale ritardo non solo peggiora la qualità della vita dei nostri anziani quanto dei cittadini tutti, ma mette a rischio la loro salute e, in alcuni casi, la loro stessa vita”.

“La Uil Pensionati Calabria esige che la Regione prenda immediatamente provvedimenti per garantire l’applicazione della Legge 124 del 1998. È inaccettabile che i pensionati, martoriati da caro vita ed inflazione, debbano continuare a pagare un prezzo così alto per colpe che non sono loro”.

“Le autorità competenti devono agire ora per assicurare che i diritti previsti dalla legge siano rispettati e che tutti i cittadini, indipendentemente dall’età e dalla condizione economica, possano accedere alle cure necessarie senza ulteriori oneri economici, partendo da una più ampia informazione attraverso il Cup, ed impegnando le stesse Asp a garantire l’esercizio di questo diritto per i cittadini”.

“La salute è un diritto fondamentale, e non possiamo permettere che i nostri pensionati, le nostre comunità, siano lasciate sole a combattere per ottenerlo. La Regione Calabria deve rispondere delle sue inadempienze e garantire che la legge sia finalmente applicata. I nostri anziani meritano assistenza tempestiva e senza costi aggiuntivi”.

 

 

Condividi