MeglioQuesto, ancora problemi per Saladini: si è già dimesso il Presidente (eletto a metà maggio)

Saladini e la MeglioQuesto: il Presidente Alessandro De Luca - eletto lo scorso 14 maggio - si è già dimesso: aveva proposto la liquidazione giudiziale

StrettoWeb

Ancora problemi per MeglioQuesto, sospesa dalla borsa di recente dopo i numerosi problemi occorsi al fondatore, l’ex patron della Reggina Felice Saladini, dimessosi dalla società nei mesi scorsi. La stessa azienda, come riporta La Stampa, ha comunicato che il Presidente Alessandro De Luca si è a sua volta dimesso. Era stato eletto lo scorso 14 maggio, dopo assemblea degli azionisti.

Le motivazioni delle dimissioni sono legate al fatto che il CdA ha respinto la proposta di De Luca di procedere alla liquidazione giudiziale della società (fallimento), avanzata due giorni fa. Dunque adesso si provvederà alla nomina di un nuovo Presidente.

La lettera di Saladini dello scorso aprile

Nelle settimane scorse, Saladini aveva scritto, inviato e diffuso una lettera per rassicurare dipendenti e azionisti, con l’obiettivo di tornare ben presto in scena. “Deve intendersi come prioritario l’impegno a intraprendere tutte le azioni necessarie ad una veloce riammissione alle negoziazioni in Borsa Italiana ed a ricostruire con la base azionaria un solido rapporto di fiducia, che consenta di ristabilire una valorizzazione congrua del titolo, in linea con quanto la Società e tutti gli investitori meritano”, si legge nella lettera.

“In qualità di consigliere d’amministrazione, quale atto di responsabilità nei confronti degli azionisti, ho ritenuto lo scorso 23 aprile di rassegnare assieme ad altri consiglieri le mie dimissioni irrevocabili, rimettendo il mandato conferitomi all’Assemblea, dopo la sospensione del titolo succeduta all’interruzione del rapporto con l’Euronext Growth Advisor. Ritengo infatti che la valutazione sull’iniziativa di governo societario di un Consiglio d’Amministrazione non possa in alcun modo prescindere da una solida, proficua e duratura collaborazione con gli istituti preposti da Borsa Italiana. Come azionista di MeglioQuesto ritengo che la complessità delle sfide presenti e future meriti un’evoluzione sostanziale e non limitata agli enunciati o alle scelte di forma, che ci consenta in tempi brevi di riprendere il solco tracciato dalle nostre ambizioni”.

“Ritengo – scrive Saladini – che il board della Società debba essere composto da manager con esperienze di primo piano nella gestione di gruppi industriali di elevatissimo standing, intenzionati a intrattenere con MeglioQuesto e tutti i suoi stakeholder e gli azionisti un rapporto di garanzia, solido e di lungo periodo. Sono convinto che per il prossimo futuro il mio impegno professionale dovrà essere esclusivamente a supporto di MeglioQuesto, focalizzandomi sulla gestione e lo sviluppo del business del Gruppo, per accompagnarlo verso i traguardi auspicati e per ristabilire la solidità necessaria ad una crescita sana e duratura”.

“Le potenzialità dell’intelligenza artificiale- spiega Saladini nel concludere la lettera- ci spingono a guardare con ancora maggiore interesse l’ambito del media advertising, per un consolidamento del modello touch-point multicanale. Auspichiamo che la nostra piattaforma potrà evolvere da phygital a phygital marketplace, sfruttando il suo straordinario potenziale di vendita per la proposta di prodotti (modello e-commerce) e la somministrazione di servizi “at home” per gli utenti finali.

“A metà del 2021 abbiamo deciso di intraprendere il processo di quotazione per costruire un campione italiano della customer experience multicanale e “phygital”, con una proposta di valore innovativa sia rispetto al tradizionale business dei call center da cui siamo nati, sia rispetto alle piattaforme online verticalizzate su un’unica industry”.

“I nostri clienti – conclude – hanno premiato la scelta di un’offerta caratterizzata da touch-point multicanale, in grado di unire lo human touch della rete fisica a nuove modalità di engagement tramite mobile e web. La nostra strategia ha perseguito l’obiettivo di incrementare il life-time-value complessivo dell’utente, il tasso di conversione per ciascun canale, dalla generazione del lead alla conclusione del contratto, unitamente ad un efficientamento dei costi. Il combinato di questi elementi è stato riflesso in un incremento del Valore della Produzione, che nel 2023 sfiora i 90 milioni di euro”.

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