Messina-gruppo cinese, è “guerra”: il club risponde a Minore, “ora potrà arricchire il curriculum”

Non si è fatta attendere la risposta del Messina a Minore, CEO del gruppo cinese interessato a rilevare la società: botta e risposta dopo la fumata nera

StrettoWeb

Ora è “guerra” aperta. Prevedibile. Non solo la fumata nera, ma tra il Messina e il gruppo cinese è anche lotta a colpi di botta e risposta pungenti. La trattativa non è andata a buon fine e il CEO della cordata, l’intermediario siciliano Ettore Minore, ha raccontato la sua versione attraverso una lettera alla città. Non si è fatta attendere la replica della società, in una nota ufficiale diffusa sui canali social.

“In relazione alla trattativa intavolata con il potenziale acquirente di origini palermitane, occorre precisare che l’ACR Messina non ha ritenuto la ‘cordata poco cinese tanto Minore’, idonea a dare continuità, nell’interesse di Messina, al progetto sportivo avviato 7 anni fa dal presidente Pietro Sciotto. Si è ritenuto che non siano state offerte le idonee garanzie per l’importo pattuito, da doversi pagare a rate”, si legge.

“È falso che il Messina abbia una massa debitoria importante, come dichiarato; prova ne sia che in 7 campionati il Messina di Pietro Sciotto non ha mai subito alcun punto di penalizzazione. Contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso Minore in una lettera aperta, pubblicata da alcuni organi di stampa, non c’è stato alcun ripensamento da parte di Pietro Sciotto. La trattativa è andata avanti nella massima riservatezza fino a quando lo stesso Minore ha deciso di rilasciare dichiarazioni alla stampa locale. Dopo le trattative fallite per rilevare Grosseto, Viterbese, Sambenedettese, Marsala e Trapani, adesso Minore potrà arricchire il suo curriculum professionale con il nome di Messina”si chiude la nota, non con una vena polemica.

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