Messina social city, Gioveni: “potenziare e ottimizzare gli attuali centri socio-educativi”

Gioveni: "ottimizzare i servizi in capo agli 8 centri socio-educativi della Messina social city, per aumentare l’offerta al territorio e alle famiglie"

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“Ottimizzare i servizi in capo agli 8 centri socio-educativi della Messina social city, per aumentare l’offerta al territorio e alle famiglie”. E’ questa la proposta del consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che intende formalizzare all’azienda in riferimento alle pur meritorie attività svolte dagli ormai ex CAG dislocati a Ponteschiavo, villaggio CEP, Santa Lucia, Bordonaro, Camaro, Gravitelli, Fondo Basile e Valle degli Angeli.

“Premetto che ho sempre apprezzato e continuo ad apprezzare le attività ludiche, sociali e culturali che i vari centri dedicano ai tanti ragazzi dei nostri difficili territori – precisa Gioveni – ma se si pensa che queste bellissime realtà operano solo principalmente nelle ore pomeridiane con conseguente impiego di personale solo a 24 ore settimanali, credo sia davvero un peccato non sfruttare per esempio questi luoghi anche, per esempio, per i tanti anziani dei villaggi. Gli anziani del centro città, infatti – prosegue il consigliere – oltre ad essere avvantaggiati avendo a disposizione villa Dante e il relativo centro, nelle periferie spoglie di questi luoghi preziosi, invece, invitare tanti nostri anziani a trascorrere qualche ora nei diversi CSE avendo l’assistenza degli stessi operatori, di certo darebbe nuova linfa a questa buona (e fragile) fetta della società”.

“Occorre peraltro evidenziare – aggiunge l’esponente di FdI – che, mentre tutta la zona centro-sud della città risulta ben coperta dai centri sociali, in tutta la zona nord invece non vi è traccia, per cui sarebbe anche importante pensare, oltre ad implementare l’offerta dei servizi, anche a delocalizzarla in maniera più uniforme in tutto il territorio comunale. Chiederò pertanto una audizione in Commissione servizi sociali di Amministrazione e azienda – conclude Gioveni – per approfondire un tema che certamente investe le fasce della nostra società che necessitano di più attenzione, ossia i ragazzi e gli anziani”.

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