Oggi la Bce taglia i tassi per la prima volta da tre anni: cosa cambia per i mutui

La Bce si appresta oggi a intervenire sui tassi, con un possibile taglio di 25 punti base. La decisione avrebbe un impatto sui mutui e sulle rate che milioni di persone versano puntualmente

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La Bce dovrebbe tagliare di 25 punti base il tasso di riferimento oggi ma poi probabilmente dovrebbe agire con cautela e forse addirittura decidere una pausa a luglio. “Non crediamo che ci sia un consenso significativo per un secondo taglio dei tassi simile già a luglio”, osserva François Rimeu, Senior Strategist di ‘La Française’ sottolineando che il presidente della Bce, Christine Lagardeprobabilmente ribadirà che le decisioni monetarie continueranno a dipendere dai dati, mantenendo così una certa flessibilità nell’orientamento della politica monetaria dei prossimi mesi”.

Se la Bce non avesse annunciato con tanta enfasi il taglio dei tassi questa settimana, sottolinea David Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments, “riteniamo che ci sarebbe stato un acceso dibattito sull’opportunità di attendere altri dati dopo le pubblicazioni poco incoraggianti sui salari e sull’inflazione delle ultime due settimane. E’ molto probabile che il presidente Lagarde guidi i mercati verso una sospensione a luglio, con il prossimo aggiustamento a settembre o ottobre“.

I dati recenti, rileva Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price, infatti, hanno superato le aspettative della Bce e dei mercati in merito alle pressioni inflazionistiche. La crescita dei salari negoziati è salita al 4,7% nel primo trimestre 2024 dal 4,5% del quarto trimestre 2023, contro le aspettative di un calo. Nell’ultima indagine della Commissione Ue, la percentuale di imprese che segnalano la carenza di manodopera come un ostacolo alla produzione, spiega l’analista, “è aumentata nuovamente. Si tratta di un dato in grado di predire in modo ragionevolmente forte la crescita dei salari negoziati, l’indicatore chiave della Bce per i salari. Analogamente, l’inflazione Hicp dell’Eurozona a maggio è stata significativamente più forte del previsto, mentre l’inflazione dei servizi è salita dal 3,7% di aprile al 4,1% di maggio“.

Non si tratta solo di un effetto di base: in termini destagionalizzati e su base giornaliera, l’inflazione dei servizi è salita dello 0,5% a maggio. Si tratta di una cifra circa doppia rispetto a quella richiesta dalla Bce per raggiungere il suo obiettivo. I sondaggi suggeriscono che l’inflazione dei servizi finirà per diminuire, ma questo non si è ancora visto nei dati dell’inflazione reale. Infine, i costi di spedizione dalla Cina stanno di nuovo aumentando rapidamente, il che probabilmente spingerà al rialzo anche l’inflazione dei beni di base. Infine, i prezzi del gas hanno ricominciato a salire. Dopo un lungo periodo di disinflazione, le pressioni inflazionistiche in tutte le componenti stanno ritornando a crescere“, aggiunge.

Questi sviluppi sul fronte dell’inflazione, sottolinea Wieladek, “mettono in dubbio i tagli futuri. Sulla base degli indicatori prospettici dei salari e dell’inflazione, ritengo che nella seconda metà del 2024 vedremo un’ulteriore disinflazione. Ciò consentirà alla Bce di effettuare un totale di tre tagli quest’anno. Tuttavia, il rischio che la Bce tagli i tassi solo due volte quest’anno sta aumentando“.

Bce, oggi taglio tassi: cosa cambia per i mutui

La Bce si appresta oggi a intervenire sui tassi, con un possibile taglio di 25 punti base. La decisione avrebbe un impatto sui mutui e sulle rate che milioni di persone versano puntualmente. Come cambia la situazione? Quale sarebbe il risparmio?

Mutuo a tasso variabile, cosa cambia

Facile.it ha calcolato che, se venisse confermato un taglio di 25 punti base, il calo per un mutuo variabile medio potrebbe essere di 18 euro. In meno di due anni chi ha sottoscritto un mutuo medio, 126.000 euro in 25 anni (Ltv 70%) ha visto aumentare la rata di oltre il 60%; per assistere ad un calo significativo, quindi, bisognerebbe attendere ancora.

Analizzando l’andamento dei Futures sugli Euribor si scopre che la rata, arrivata a maggio 2024 a 747 euro, potrebbe scendere, complessivamente, di circa 37 euro entro la fine dell’anno e di 55 euro entro giugno 2025, arrivando così a 692 euro tra 12 mesi.

Il calo robusto non sarebbe immediato. Chi non vuole attendere, quindi, dovrebbe valutare una surroga; le condizioni presenti oggi sul mercato sono favorevoli ed è possibile passare dal variabile al fisso ottenendo un tasso migliore, secondo Facile.it.

Mutui a tasso fisso

Se i tassi variabili sono ancora alti, quelli fissi offerti dalle banche godono di condizioni favorevoli e, anche grazie a questo, secondo l’osservatorio di Facile.it le richieste di finanziamenti sono tornate a crescere del 17% nei primi 4 mesi del 2024. Guardando alle migliori offerte disponibili online per un mutuo standard da 126.000 euro in 25 anni (Ltv 70%), i tassi fissi partono da un Tan pari al 2,87%, vale a dire una rata mensile di 589 euro.

Indici ancora più vantaggiosi per i cosiddetti mutui green a tasso fisso (per immobili in classe A o B): in questo caso i tassi partono da un tasso Tan pari a 2,65% con una rata mensile di 574 euro. Il calo dei fissi degli ultimi mesi, come detto, rappresenta un’opportunità anche per chi vuole provare a surrogare il finanziamento; i migliori tassi surroga partono da 3,05% pari ad una rata di 600 euro (che scende a 578 euro in caso di surroga green). Ipotizzando il mutuo medio variabile preso in esame, arrivato a maggio 2024 a 747 euro, un’operazione di surroga consentirebbe di abbassare la rata di 147 euro al mese.

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