Operazione Athena: encomio solenne per tre Carabinieri di Cassano All’Ionio

Altro momento importante è stata la consegna al luogotenente Salvatore Spinelli della medaglia di bronzo al merito civile

  • Galasso e Cascone
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Ieri mattina, a Cosenza, presso la Caserma “Paolo Grippo”, storica sede dell’Arma Bruzia, è stato celebrato il 210° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ricorrenza che si celebra in tutta Italia e fissata il 5 giugno di ogni anno a perenne ricordo del conferimento della prima Medaglia d’oro al valor militare – avvenuto il 05 giugno 1920 – per il contributo fornito dall’Arma all’Italia durante la Prima Guerra Mondiale.

Consegna degli encomi solenni

Il Comandante Provinciale, colonnello Agatino Saverio Spoto, ha tracciato un sintetico bilancio delle attività istituzionali svolte nell’ultimo anno. Sono stati evidenziati i successi sul fronte della lotta alla criminalità – le operazioni Athena e Recovery su tutte – nonché il prezioso e quotidiano rapporto con le autorità giudiziarie distrettuali ed ordinarie, con le quali si è saldato un rapporto di univocità e condivisione finalizzato al raggiungimento di obiettivi programmatici di contrasto al crimine organizzato e comune.

Proprio nell’ambito dell’operazione Athena è stato consegnato un encomio solenne a tre militari in servizio alla Compagnia di Cassano All’Ionio. Si tratta del vice brigadiere Carmine Cascone, del vice brigadiere Giuseppe Galasso e del maresciallo Johann Pace (all’epoca in servizio proprio nella cittadina sibarita).

La maxinchiesta anti-’ndrangheta condotta dalla Dda di Catanzaro ha svelato gli interessi della cosca degli Zingari – consorziata con quella dei Forastefano – su molte imprese, prevalentemente agricole e turistiche, della Sibaritide riferite al periodo 2018-2020.

Medaglia al merito civile

Altro momento importante, poi, è stata la consegna al luogotenente Salvatore Spinelli (in servizio alla sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Castrovillari) della medaglia di bronzo al merito civile. “Con eccezionale abnegazione – riporta la motivazione – elevato senso del dovere ed esemplare altruismo, libero dal servizio, in occasione di un violento nubifragio che aveva causato lo smottamento del costone di una montagna, non esitava a soccorrere cinque persone (scout) rimaste intrappolate all’interno di un veicolo”.

“Il mezzo, sommerso dalla fanghiglia e spinto contro la barriera di protezione della carreggiata, rischiava di scivolare nella scarpata sottostante, traendole in salvo. Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere”. I fatti avvennero a Rossano, in località “Rinacchio” il 10 agosto 2015 nel corso della tremenda alluvione che si abbatté sulla cittadina jonica.

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