Palermo: sequestrati 1 chilo e mezzo di droga e capi d’abbigliamento contraffatti, un arresto

Trovati 9 panetti di Hashish pari a circa 1,500 Kg e un involucro di plastica contenente 68,5 gr. di cocaina

StrettoWeb

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito del dispositivo di controllo economico del territorio, accedevano presso un locale del centro di Partinico adibito alla vendita al dettaglio di capi d’abbigliamento e accessori di noti brand di alta moda.

I militari della Compagnia di Partinico, già da tempo, monitoravano l’esercizio commerciale in ragione degli insoliti prezzi di vendita applicati, che risultavano di importi sensibilmente inferiore a quelli di mercato.

All’atto del controllo il titolare del negozio non sarebbe stato in grado di esibire le fatture di acquisto della merce esposta, quantificata in oltre 3600 capi di abbigliamento presumibilmente contraffatti.

Inoltre, nel corso delle attività le Fiamme Gialle, a seguito dell’ispezione di un controsoffitto che aveva destato l’attenzione durante l’attività di ricerca nel locale sottoposto a controllo, rinvenivano 9 panetti di polline di Hashish pari a circa 1,500 Kg e un involucro di plastica contenente 68,5 gr. di cocaina.

A conclusione delle operazioni, il titolare del negozio d’abbigliamento veniva segnalato alla locale Procura della Repubblica per ricettazione e per il commercio di prodotti recanti segni falsi (Artt. 648 e 474 c.p.) e tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (Art. 73 del D.P.R. 309/1990).

L’operazione testimonia la trasversale attività svolta dalla Guardia di Finanza, in questo caso finalizzata a contrastare sia il traffico di sostanze stupefacenti sia la contraffazione dei marchi, a tutela della salute pubblica e della libera concorrenza delle imprese sane operanti sul mercato.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

Condividi