Ponte sullo Stretto, a Reggio Calabria i No si chiudono nel palazzo mentre alle elezioni stravincono i Sì

Un Consiglio Comunale aperto, quello a Reggio Calabria sul Ponte sullo Stretto, soft: il drammatico confronto con Messina e non solo

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In una città sempre più in declino, un’attività normale diventa un evento da enfatizzare come se fosse quello del secolo. In una Reggio Calabria depressa e apatica, ma soprattutto anarchica (perché ormai l’anarchia regna sovrana), un Consiglio Comunale aperto diventa uno strumento di democrazia incredibilmente positivo, sorprendente, bellissimo. Eh certo, è sempre stato così! I Consigli Comunali aperti, i dibattiti pubblici, le assemblee coi cittadini, sono sempre stati segnale di democrazia. Ma è normalità, o almeno così dovrebbe essere. Però a Reggio Calabria l’Amministrazione Comunale non parla con la città, con le Associazioni, con gli imprenditori. E dunque un Consiglio Comunale aperto sul Ponte sullo Stretto diventa un fatto eccezionale.

Non vorremmo continuamente attuare paragoni con Messina, ma è impossibile non farlo. Qualche giorno fa abbiamo posto in evidenza il confronto con l’estate nelle due città, oggi lo facciamo sul tema Ponte. Anche nella sponda siciliana, così come in quella calabrese, il Comune si dice contrario all’opera (con un clamoroso dietrofront), ma i confronti, i dibattiti veri, ci sono stati e ci sono tutt’ora. Da mesi. L’istituzione della Commissione Ponte ha portato a Palazzo Zanca esperti anche internazionali, delegazioni No Ponte, Ciucci, Ingegneri, Architetti. Tutti. Davvero tutti. Un’Assemblea reale aperta alla città, un confronto costruttivo.

A Reggio Calabria, con estremo ritardo, un Consiglio Comunale soft, spento. Certo, resta il dibattito pubblico e democratico, ma inutile. Perché sì, quello di ieri è stato un Consiglio Comunale inutile. Chi già da tempo si dice contrario, attraverso note stampa e manifestazioni, ha ribadito il suo pensiero in Aula Battaglia. Chi si dice favorevole non ha fatto altro che argomentare attraverso le solite frasi fatte. Insomma, un confronto di facciata, basato su retorica e “piattume”, quello che vive la città da tempo. Nessun intervento interessante, nessun intervento nel merito. Solo posizioni distinte, nette e separate. La politica? Idem, ma di quello non ci stupiamo.

Scontatissimo, poi, che il Sindaco incentrasse il suo intervento sull’assenza di Lega e Forza Italia. Scontatissima anche la loro assenza. E anche legittima. Oppure pensiamo che oggi, in questi giorni, in queste ore, si possa parlare apertamente e tranquillamente di Ponte sullo Stretto con il rischio all’orizzonte (non troppo lontano) che il Comune di Reggio Calabria venga sciolto?

Il CentroDestra reggino ha disertato l’Assemblea proprio per questo, perché non ha senso partecipare a un Consiglio del genere, senza nessun obiettivo o risultato possibile, tra l’altro in un momento in cui la città ha ben altri problemi. Con quale credibilità lo si può fare, visto che questa è già stata persa? Come si fa oggi a parlare di qualsiasi altro problema con un’inchiesta in corso che vede coinvolti il Sindaco e il capogruppo in Consiglio del suo stesso partito?

Per Lega e Forza Italia, partiti maggiormente a favore del Ponte, quello di ieri era ancor di più un Consiglio senza senso. E sapete perché? Perché il 90% degli interventi, No Ponte, è andato in scena all’interno di un evento organizzato da un’Amministrazione altresì No Ponte. Della serie: “se la cantano e se la suonano”. Ma c’è di più: solo qualche giorno prima, solo qualche giorno fa, alle elezioni europee il 55% dei reggini ha votato per i partiti pro Ponte e solo il 35% per i partiti no Ponte.

Questa è democrazia vera: il voto. Perché si può fare tanto “rumore”, perché si possono presentare in mille in una manifestazione che conta 600 mila abitanti, perché possono parlare 20 persone 25 in un Consiglio Comunale aperto, ma queste non rappresenteranno mai la volontà popolare. E i partiti a favore non avrebbero fatto altro che evidenziare un fatto acclarato, netto, già ribadito: Reggio e Messina vogliono il Ponte sullo Stretto!

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