Ponte sullo Stretto, i partiti del Sì stravincono in tutti i Comuni dello Stretto: clamoroso il dato di Scilla | DATI

Ponte sullo Stretto, i sostenitori sono maggioranza ovunque - in molti casi assoluta - con un distacco enorme sui partiti del No in Calabria, Sicilia e in tutta l'Area dello Stretto

StrettoWeb

Il Ponte sullo Stretto s’ha da fare: lo chiedono con forza i cittadini che, per l’ennesima volta, con ancor più margine rispetto alle elezioni politiche di un anno e mezzo fa, alle europee hanno votato con una netta maggioranza per i partiti che sostengono la necessità di realizzare l’opera, bocciando invece i contrari. Anche e soprattutto nell’area dello Stretto. Vediamo i dati dettagliati Regione per Regione, Provincia per Provincia e Città per Città.

A livello nazionale, il Centrodestra che governa il Paese e ha già avviato la realizzazione del Ponte stanziando tutti i fondi e aggiornando il progetto, è cresciuto notevolmente rispetto alle politiche: adesso ha il 47,61% del consenso, più del 3% in più rispetto a un anno e mezzo fa quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni che poi l’hanno portata a formare il Governo.

Ovviamente le elezioni europee non erano un referendum sul Ponte, quindi il voto va interpretato insieme a tanti altri fattori. Ma il Ponte ha giocato un ruolo da protagonista nel dibattito della campagna elettorale, via via sempre più centrale quanto più ci avviciniamo geograficamente allo Stretto di Messina. E quindi ha condizionato il voto. Certamente i No Ponte non hanno votato per partiti di Governo che vogliono realizzarlo, così come i sostenitori del Ponte hanno voluto esprimere sostegno alla coalizione che lo sta portando avanti.

Il voto nelle Regioni: in Sicilia il Governo supera il 51%, in Calabria sfiora il 48%

In Sicilia la maggioranza di governo ha ottenuto il 51,33% dei voti (Forza Italia 23,67%, Fratelli d’Italia 20,18% e Lega 7,48%), un dato superiore a quello nazionale e di gran lunga migliore rispetto a quello delle politiche. I partiti che interpretano le sensibilità No Ponte, invece, si sono fermati al 35,25 (M5S 16,07%, Pd 14,37% e AVS 4,81%).

Anche in Calabria il Centrodestra ha ottenuto più voti rispetto al dato nazionale: il 47,75%, netta maggioranza composta dal 20,55% di Fratelli d’Italia, il 18,01% di Forza Italia e il 9,19% della Lega. I partiti No Ponte, qui, sono arrivati al 38,02% (M5S 16,16%, Pd 15,92% e AVS 5,94%). Si conferma, quindi, il trend già visto negli ultimi due anni alle elezioni politiche ma anche alle elezioni Regionali in cui sono stati eletti Schifani e Occhiuto: la maggioranza di Calabresi e Siciliani vuole il Ponte.

Il voto nelle Province: boom clamoroso del Governo a Reggio, è oltre il 55%. Bene anche a Messina

In Provincia di Messina, il Centrodestra ha ottenuto la stragrande maggioranza dei voti con il 47,04% dei consensi, staccando tutti gli altri, grazie al 20,42% di Forza Italia, al 18,15% di Fratelli d’Italia e all’8,47% della Lega. I partiti No Ponte, qui, si sono fermati addirittura al 26,05% con un misero 12,16% per il Pd, un altrettanto misero 10,31% per il M5S e infine il 3,58% di AVS. La lista più votata è stata quella di Cateno De Luca, che ha ottenuto il 21,71% dei voti in provincia dove il radicamento del Sindaco di Taormina è molto forte in alcuni territori e prescinde dalle posizioni sul Ponte.

Nella Provincia di Reggio Calabria, il Centrodestra ha fatto il record con il 55,39% dei voti ottenuti con il 26,04% di Forza Italia, il 21,14% di Fratelli d’Italia e l’8,21% della Lega. I partiti No Ponte si sono fermati invece al 32,28% con il Pd al 16,81%, il M5S crollato al 9,65% e AVS al 5,82%.

Il voto nei Comuni dello Stretto: pro-ponte maggioranza ovunque, clamoroso il dato di Scilla

Per quanto riguarda i Comuni interessati direttamente o molto da vicino alla realizzazione del Ponte, a Messina la prima lista è proprio il movimento di Cateno De Luca che ottiene il 29,10% in forte calo rispetto alle precedenti elezioni. L’ex Sindaco peloritano, infatti, in riva allo Stretto esprime la guida dell’Amministrazione comunale con il Sindaco Federico Basile e tutta la Giunta. Nelle precedenti elezioni – quando ancora si diceva pro Ponte, dopo la clamorosa virata dei mesi scorsi – aveva superato il 45%. Il crollo elettorale odierno lascerà il segno a Palazzo Zanca, ma di questo parleremo in successivi approfondimenti di StrettoWeb. Per quanto riguarda il Ponte, il Centrodestra a Messina si impone con il 35,1% delle preferenze, ed è maggioranza relativa anche in città: supera De Luca grazie al 14,32% di Fratelli d’Italia, al 12,99% di Forza Italia e al 7,79% della Lega. I partiti No Ponte, invece, si fermano al 30,13% con il Pd al 13,76%, il M5S all’11,39% e AVS al 4,95%.

Persino a Villafranca Tirrena, comune confinante con Messina e interessato direttamente dai cantieri più invadenti dell’opera, il Centrodestra stravince con il 50% netto dei voti grazie al 23,91% di Fratelli d’Italia, al 22,69% di Forza Italia e al 3,4% della Lega. I partiti No Ponte, invece, si fermano al 23,25% con il Pd al 10,84%, il M5S al 9,21% e AVS al 3,20%.

Dall’altro lato dello Stretto, a Villa San Giovanni, il Centrodestra che vuole costruire il Ponte ha ottenuto la maggioranza con il 47,7% dei voti: Forza Italia è il partito più votato con il 24,31%, Fratelli d’Italia ottiene il 19,01% e la Lega il 4,38%. A Villa San Giovanni si deve registrare anche l’ottima affermazione di Massimo Ripepi, il candidato reggino del movimento politico di Stefano Bandecchi: ha ottenuto 170 voti portando la lista di Alternativa Popolare al 4% da pontista convinto e dichiarato. Significa che a Villa San Giovanni il 52% dei votanti ha scelto candidati pro-Ponte. I No Ponte, che hanno riempito Villa evidentemente mobilitando i militanti dell’estrema sinistra da fuori città, si fermano molto più in basso: il totale di Pd (22,4%), M5S (11,56%) e AVS (6,48%) fa 40,44%.

Curioso il caso della vicina Scilla, il Comune più pro-Ponte in assoluto: le tre liste più votate sono quelle dei tre partiti di Centrodestra, e la prima in assoluto è addirittura quella della Lega del Ministro Salvini, che ha ottenuto il 21,24% superando Forza Italia (20,09%) e Fratelli d’Italia (17,74%) per un totale di Coalizione del 59,07%. I partiti No Ponte, invece, si fermano al 27,67% con il Pd al 14,11%, il M5S all’8,80% e AVS al 4,77%.

Anche a Reggio città stravince il Centrodestra, che raggiunge il 52,8% dei voti con Forza Italia al 28,75%, Fratelli d’Italia al 17,94% e la Lega al 6,11%. I partiti No Ponte, invece, si fermano al 35,04% con il Pd al 19,22%, il M5S crollato al 9,57% e AVS al 6,25%. In città, inoltre, Massimo Ripepi (Alternativa Popolare) ha ottenuto 1.047 voti portando la lista del movimento politico di Bandecchi al 2,5%, da pontista convinto e dichiarato: a Reggio, quindi, il voto pro-Ponte supera il 55% ed è nettamente maggioranza assoluta.

Se lo ricordino coloro che sbraitano di “democrazia” per le sparute manifestazioni di piazza dei No: le maggioranze si esprimono nelle urne, e non c’è nulla di più democratico che realizzare il Ponte sullo Stretto richiesto proprio da tempo e a gran voce dai cittadini dell’area.

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