Ponte sullo Stretto, Repubblica continua a sfornare fake news ma ci cascano solo i grillini. L’ammiraglio Martello: “passeranno tutte le grandi navi senza alcun problema”

Ponte sullo Stretto, gli esperti e la società smentiscono l'ennesima fake news di Repubblica con dati scientifici e documenti conclamati: sotto il Ponte passeranno regolarmente tutte le grandi navi, come già dimostrato e documentato

StrettoWeb

Mentre nella sua città, Reggio Calabria, un’inchiesta della Procura ipotizza il voto di scambio politico-mafioso per il Sindaco del Pd Giuseppe Falcomatà, la giornalista Alessia Candito – sempre particolarmente attenta e sensibile al tema della legalità – sorprendentemente ignora il caso del primo cittadino dem e continua sulle colonne di Repubblica a divulgare fake news sul Ponte sullo Stretto. Non si può etichettare diversamente la notizia battuta questa mattina secondo cui “anche il Ministero” confermerebbe che “le grandi navi non riusciranno a passare sotto il Ponte“. Una bufala già ampiamente diffusa negli anni dai No Ponte, e sempre smentita da tutti gli esperti.

Per fare chiarezza, stavolta la Società Stretto di Messina non si è limitata a rispondere nel merito dell’articolo ma ha interpellato l’Ammiraglio Nunzio Martello, Coordinatore del Tavolo Tecnico per la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina. In una nota stampa ufficiale, infatti, la Società concessionaria per la realizzazione dell’opera spiega che

Stretto di Messina conferma quanto già comunicato: il franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri, in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario, assolutamente gestibile. Si tratta di un’altezza in linea o superiore ai ponti esistenti sulla grandi vie di navigazione internazionali.

Le oscillazioni delle navi di 5/10 metri a causa del moto ondoso, richiamate da “analisi indipendenti” e riportate dai media, non trovano alcun riscontro nella realtà dello Stretto di Messina. Onde di 9 metri si sono verificate solo in occasione del maremoto del 1908.

Inoltre, non si tiene conto della possibilità delle navi di ridurre l’altezza dell’imbarcazione: alberi e fumaioli reclinabili, stive di zavorra per raccogliere acqua di mare che abbassano la linea di galleggiamento. Operazioni che vengono compiute usualmente dalle grandi navi container che accedono al Mediterraneo passando per il canale di Suez sotto l’Al Salam Bridge, il cui franco navigabile è inferiore ai 72 metri che saranno disponibili sullo Stretto di Messina.

L’Ammiraglio Nunzio Martello, Coordinatore del Tavolo Tecnico per la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina per la realizzazione del ponte, spiega al riguardo che: “Il tema del franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è stato ampiamente analizzato attraverso un approfondito esame del traffico degli ultimi anni nello Stretto, suddiviso per le diverse imbarcazioni. Nessuna nave in transito nel 2023 sarebbe stata impossibilitata a passare con il ponte”.

A cascare nella fake news di Repubblica c’è però ancora qualcuno. Nel caso specifico, si tratta del Grillino Damante. L’esponente del Movimento 5 Stelle, in una dichiarazione pubblica, sostiene che

Salvini dovrà rassegnarsi perché, stando alle analisi proprio del suo Ministero, molte delle navi che dovrebbero transitare nello Stretto non potrebbero farlo perché troppo alte”, è quanto scrive in una nota la senatrice M5S in commissione Bilancio Ketty Damante.

“Ancora una volta – aggiunge -, assistiamo a pressappochismo, improvvisazione e mancanza di visione per un’opera che doveva essere il fiore all’occhiello del Ministro Salvini e che, invece, dimostra essere una volta di più propaganda buona solo per le elezioni”.

“Navi da crociera, portacontainer alte più di 65 metri – prosegue – sarebbero impossibilitate a passare nello Stretto e ci chiediamo a questo punto come sia stato realizzato il progetto dell’opera pubblica più cara voluta da questo governo”.

“Salvini si rassegni, persino il suo Ministero rema contro mettendo nero su bianco che questo ponte non s’ha da fare. Investa, piuttosto, risorse ed energie in progetti più concreti e utili per i cittadini”, conclude Damante.

Ma come abbiamo visto, è tutto falso.

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