Sono giorni caldi sul fronte iscrizioni e ripescaggi. In Serie C c’è una sola situazione a rischio, quella dell’Ancona, con il giallo stipendi trascinatosi fino alla scadenza e anche oltre, tramite le parole del Sindaco e le pressioni dei tifosi. Il verdetto definitivo spetta alla Covisoc, che valuterà ogni domanda e traccerà una linea. Secondo indiscrezioni non dovrebbero esserci grosse sorprese tranne, appunto, l’esclusione dell’Ancona. Questo significa una sola ripescata, il Milan Under 23, e significa anche che il Siracusa – prima in graduatoria tra le vincitrici dei playoff di Serie D e seconda nella graduatoria generale – rimarrà tra i Dilettanti.
Salvo sorprese, dunque, la squadra aretusea dovrà scalpitare ancora per conquistare la Serie C sul campo. Chiaramente è una beffa per i siciliani, ma il problema non è solo il loro. Come scritto qualche giorno fa, infatti, questa rappresenta una cattiva notizia anche per la Reggina, pronta a riacquisire la denominazione (se ne parla entro metà luglio), mentre intanto il club si è assicurato il marchio. L’obiettivo della società dello Stretto, almeno stando alle dichiarazioni, è quello della promozione diretta. Con il Trapani in C e la Vibonese in smobilitazione, Ballarino sperava anche nel ripescaggio del Siracusa, per avere meno concorrenti possibili. Ma non sarà così.
L’imprenditore catanese sarà costretto a scalpitare, a non sbagliare un colpo, anche perché questa volta la piazza non glielo perdonerebbe. Pellegrino è andato via e sul fronte tecnico ci sarà una rivoluzione, tra “promozioni” e ritorni (Ennio Russo), mentre si è ancora in attesa di definire la questione allenatore. Detto ciò, ribadiamo, la Reggina è costretta a fare la voce grossa. Ora non ha più alibi ma dalla sua ha il tempo a disposizione. Tornando al Siracusa, invece, siamo davanti a una squadra che – senza lo stradominio del Trapani – avrebbe vinto a mani basse il campionato. E, per questo, vuole mantenere i gradi di corazzata anche nel prossimo torneo.
Siracusa, le parole del DS Guglielmino e il nuovo DG
A tal proposito, qualche giorno fa il DG Guglielmino ha affermato quanto segue: “il Siracusa non ha semplicemente vinto i play off di Serie D. Oggi ha una società solida, con una squadra femminile che è andata in C e sta andando avanti in Coppa Italia. L’obiettivo era dare un futuro, una struttura solida che stiamo raggiungendo perché per noi è sempre un punto di partenza come hanno ribadito Ricci e Montagno. Dobbiamo e vogliamo andare tra i professionisti, non per fare una toccato e fuga. Per farlo, queste sono le basi”.
“Ripescaggio? Siamo in attesa di avere notizie. Una squadra che ha fatto 81 o 83 punti è giusto vada in C, anche attraverso una porta secondaria. Purtroppo i regolamenti cambiano ogni anno, quest’anno davanti avremo il Milan Under 23 e una retrocessa. Però va precisato che noi oggi siamo in Serie D e siamo obbligati a programmare questo campionato. È evidente che se dovessimo fare la D giocheremo per vincerla, come ha fatto il Trapani per un anno irripetibile come lo fu per il Catania l’anno prima“.
Dunque, anche se non c’era bisogno di ribadirlo, l’intenzione del Siracusa è quella di costruire una corazzata. A partire dai vertici societari e dalla dirigenza. E’ pronto l’annuncio, infatti, per il nuovo Direttore Sportivo, che arriva direttamente dalla Serie C. Stiamo parlando di Davide Mignemi, proveniente da due anni al Gubbio, in cui ha fatto benissimo. Su di lui c’era l’Ancona, la cui situazione però – come sopra descritto – pare indirizzata verso la beffarda fine.
Le altre: il predominio siciliano e l’inserimento delle campane
Rimanendo al girone I di Serie D, il Siracusa potrebbe non essere l’unica insidia. Sempre in Sicilia, infatti, in tanti indicano l’ambiziosa Nissa, società di Caltanissetta che ha stravinto il girone isolano di Eccellenza grazie all’arrivo dell’imprenditore ciociaro Giovannone. “Per l’anno prossimo terremo più ragazzi possibili dell’ossatura di quest’anno, ma faremo anche 7-8 inserimenti di categoria superiore, anche di Lega Pro, per fare la differenza. L’obiettivo sarebbe quello di vincere il campionato di D al primo tentativo“, ha detto lo stesso qualche giorno fa.
Quello prossimo potrebbe essere un campionato di predominanza siciliana, ancor di più dell’anno scorso. Considerando le retrocessioni di San Luca, Gioiese e Castrovillari, nonché l’esclusione del Lamezia, le calabresi infatti si riducono (c’è il Sambiase), a scapito di Enna, Paternò e appunto Nissa. Ci sono però, in bilico, le situazioni di Sant’Agata e Canicattì, il cui futuro ad oggi è incerto.
Per questo bisognerà capire se, quante e quali saranno le squadre campane dirottate nel raggruppamento calabro-siciliano. Anche in base alla società scelta si potrà capire se questa potrà rappresentare un ulteriore spauracchio promozione, considerando le tante piazze importanti in Campania. Di certo c’è che il Real Casalnuovo non esiste più: il titolo è infatti stato acquistato dalla Puteolana.
Tornando alla Sicilia, tra promosse e incerte ci sono anche le conferme. Piazze come Acireale e Akragas devono ancora capire cosa fare da grandi. C’è ancora tempo per capire se reciteranno un ruolo da protagoniste oppure continueranno sulla falsariga di questa stagione. Ad oggi, ma ribadiamo solo ad oggi, le certezze sono Reggina, Siracusa e Nissa. I mesi estivi e il calciomercato, però, saranno indicativi in tal senso.
Le squadre aventi diritto a disputare il girone I di Serie D
L’elenco ad oggi delle aventi diritto, al netto di spostamenti, cessione di titoli ecc.
Siciliane
- Siracusa
- Acireale
- Ragusa
- Sant’Agata di Militello
- Canicattì
- Igea Virtus
- Licata
- Akragas Agrigento
- Sancataldese
- Nissa
- Enna
- Paternò
Calabresi
- Vibonese
- Reggina
- Locri
- Sambiase