Reggio Calabria, appello per riaprire al transito il porto per ciclisti e runner

Reggio Calabria: le parole di Renzo Pellicano web reporter e attento cittadino nonchè membro di Comitati nella periferia della vallata del Gallico

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StrettoWeb

“E’ pur vero che la destinazione delle aree portuali alla circolazione o al traffico, spetta al “Comandante del Porto Capo del Circondario”, che vi provvede tramite «Ordinanza» (integrata da eventuale Regolamento esecutivo) in modo tale da conciliare le prioritarie esigenze di sicurezza portuale con l’ordinato svolgimento dei traffici portuali e delle altre operazioni commerciali che si esplicano nel bacino portuale, ma è altrettanto vero che il nostro “porticciolo “di Reggio Calabria si è prestato, ormai da anni, come arteria stradale fondamentale per il collegamento tra le periferie della costa a nord della città, Pentimele, Archi, Gallico, etc etc, al centro cittadino”. E’ quanto scrive Renzo Pellicano web reporter e attento cittadino nonchè membro di Comitati nella periferia della vallata del Gallico.

“Oltre al vantaggio per la mobilità cittadina, il porto è stato luogo di attività sportive, corsa, camminata etc, di migliaia di persone e di altrettanti ciclisti che specie nei weekend potevano usufruire di una speciale e naturale “mega” pista ciclabile, godendosi nel contempo il profumo della salsedine e la magica visione dello Stretto e di tante barche ormeggiate in bella vista, percorrendo tutto il litorale da Gallico fino alla zona tempietto tutto d’un fiato in piena tranquillità e in sicurezza”.

“Oggi gli stessi ciclisti purtroppo sono costretti, arrivati agli ingressi del porto, per connettersi al viale Zerbi ed arrivare al centro città, o viceversa, ad inserirsi sul pericolosissimo tratto di sopra elevata, assolutamente non idoneo e altamente rischioso doverlo percorrere in bicicletta. E’ anche vero che il divieto di ingresso al porto è scaturito qualche anno fa a causa dall’avvio di una cantierizzazione per lo smontaggio di alcuni silos ormai fatiscenti ma è pur vero che ormai da diversi mesi l’area è stata ripristinata e non vi è alcun cantiere attivo ma si continua ugualmente a privare i cittadini del godimento di un bene che è di proprietà di tutti e non di pochi privilegiati”.

“Chi scrive auspica che gli enti locali della città ultimamente assai attenti alla questioni inerenti la mobilità sostenibile possano stimolare le autorità portuali affinchè. immediatamente, almeno per pedoni e ciclisti, venga concesso il libero transito con le dovute cautele e limitazioni previste!”.

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