Reggio Calabria, al “Carducci-Da Feltre” un salto nel passato con Giochi senza Frontiere

A partecipare alla manifestazione, svoltasi nel cortile e nella palestra dell’istituto, gli alunni della scuola primaria Carducci e del plesso Melissari. Un trionfo di sport, musica ed entusiasmo all'aria aperta

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Un salto nel passato con giochi d’altri tempi “senza frontiere”. È l’evento organizzato dall’Istituto Comprensivo “Carducci – V. Da Feltre” di Reggio Calabria. A partecipare alla manifestazione, svoltasi nel cortile e nella palestra dell’istituto, gli alunni della scuola primaria Carducci e del plesso Melissari. Un trionfo di sport, musica ed entusiasmo all’aria aperta. Una mattinata all’insegna dell’attività motoria organizzata in collaborazione con alcune società sportive del territorio: Circolo del Tennis Rocco Polimeni, Società Ginnastica Gebbione, Lumaka, Made in Med, Pallacanestro Viola, Virtus Reggio. Il Coni Calabria, presieduto da Maurizio Condipodero, ha omaggiato la scuola di materiale per l’educazione motoria.

L’evento

Gli alunni, con gli esperti esterni dei sodalizi sportivi reggini, i tutor e gli insegnanti di motoria, sono stati coinvolti in veri e propri giochi senza frontiere: un alternarsi di sfide per classi parallele con giochi di altri tempi. A presenziare alla manifestazione anche il calciatore della Reggina Francesco Salandria che ha salutato gli alunni e si è complimentato con loro per il fair play.

L’evento, intitolato “Un salto nel passato… giochi senza frontiere”, si inserisce nell’offerta didattica del “Carducci – V. Da Feltre”, che ancora una volta dedica particolare attenzione all’attività sportiva, fondamentale per lo sviluppo armonico degli alunni. La manifestazione è stata realizzata grazie ai docenti di motoria Simona Merenda ed Andrea Casola, al tutor Andrea Cristiano, alle insegnanti Mariangela Aricò, Anna Ferrato e Ornella Mirco e al prof. Giuseppe Spanò.

“Come spesso amiamo ripetere – sottolinea la dirigente dell’Istituto, prof.ssa Sonia Barberi – lo sport favorisce lo sviluppo delle competenze personali ma anche le capacità relazionali e l’integrazione sociale. Per questo dedichiamo all’attività sportiva ampio spazio, una particolare attenzione e grande impegno”.

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